Dieci anni senza Vigor Bovolenta. "Un bacio grande"

Sono passati esattamente dieci anni da quel maledetto 24 marzo 2012. Un tempo troppo breve per dimenticare e troppo lungo per non ripensarci ogni giorno con il groppo in gola. Una domenica mattina che sembrava come tante altre, in cui invece il mondo del volley, ma non solo, si svegliò con la notizia che Vigor Bovolenta non c’era più, tradito dal suo cuore proprio su un campo da pallavolo, il simbolo della sua vita. «Un collega, un grande giocatore ma soprattutto un grande amico. Quello che ci teneva uniti». Lo hanno sempre ricordato così tutte le persone che con lui hanno trascorso gran parte del proprio tempo, le ore infinite nei ritiri e nelle trasferte lontano da casa e dai propri affetti.

Da tempo al PalaBanca c’è la curva Bovo, con la sua maglietta numero 16 che dall’alto controlla e riempie tutto l’impianto. «Aveva la capacità di portare sempre una grande allegria», aspetto non semplice in un ambiente che si esalta ma con la stessa facilità si deprime per una sconfitta o per un pallone fuori di pochi centimetri. Lui era quello che conosceva la differenza di quei pochi centimetri ma sapeva anche che i valori veri sono altri. «E’ ancora qui con noi» spiega in coro chi lo conosceva benissimo e oggi veste quella maglia biancorossa che Bovo ha indossato per anni. Lorenzo Bernardi adesso guida Piacenza dalla panchina, Hristo Zlatanov siede dietro la scrivania, ma a dieci anni di distanza ci sono tanti suoi amici che anche oggi ripenseranno a cosa hanno perso in tutto questo tempo.

Sky ha deciso di preparare uno speciale dal titolo “La luce di Bovo, 10 anni dopo” che andrà in onda giovedì 24 marzo e ricorderà il campione, l’amico, il padre, il marito e l’uomo che ha lasciato un segno indelebile. Per rendere ancora più incancellabile quel suo modo di dire “Un bacio grande” che ancora oggi continua a risuonare al PalaBanca.