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Pighi punge Comune e Industriali: «Incapacità di fare squadra. Io mi fermo qui, se qualcuno vuole sa dove trovarmi». VIDEO

Il presidente onorario della Wixo Lpr spiega il motivo del suo stop nella ricerca di soci e sponsor per garantire un futuro al volley di alto livello a Piacenza

Quanto succede negli uffici di Wixo, dove Roberto Pighi ha convocato quella che doveva essere una conferenza stampa e ben presto si trasforma in una sorta di tavola rotonda sul futuro del volley di alto livello a Piacenza, rispecchia esattamente le condizioni atmosferiche. Si inizia con le nuvole a fare compagnia, ben presto arriva il temporale, poi fa capolino il sole prima che il cielo si oscuri nuovamente. L’incontro dura parecchio perché bisogna fare chiarezza su molti aspetti: in sintesi se la strada era in salita adesso diventa ancora più ripida e irta di ostacoli. Il tragitto verso la vetta non è interrotto in modo irrimediabile, ma Roberto Pighi che fino ad oggi è rimasto in testa a indicare la rotta si ferma qui. «Per quanto mi riguarda non cercherò più nessuno che possa darmi una mano, né come socio e neppure come sponsor. In due mesi ho bussato a tutte le porte che conoscevo ricevendo solamente dei “no”. Siamo ancora al punto di partenza, io faccio un passo indietro». Ringrazia le persone che hanno garantito un appoggio concreto: i suoi fratelli, Giglio, la Banca di Piacenza (presente all'incontro e che ha confermato il proprio impegno), Curti di Gas Sales e soprattutto la famiglia Arici, che «anche nei giorni scorsi mi ha confermato la disponibilità a rientrare nelle vesti di socio qualora si trovasse una terza persona disposta ad accollarsi parte delle quote».

Le strade da seguire dunque per ora sono due: o individuare un terzo imprenditore oppure trovare uno (o più) sponsor in grado di coprire il milione di euro che manca per definire il budget.

«Al momento - spiega Pighi, giocando a carte scoperte e mettendo sul banco tutte le cifre - la mia raccolta fra sponsor e quote previste per gli incassi arriva a 1milione e 300mila euro. Per una stagione come quella attuale, dunque di metà classifica, servono 2 milioni, a cui aggiungere circa 300mila euro necessari per definire tutti gli aspetti burocratici indispensabili per acquisire il titolo sportivo dall’attuale società ripartendo con una nuova. I conti sono presto fatti».

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