Rio2016 - Sergio miglior giocatore delle Olimpiadi
Probabile (anzi certo) che da Piacenza per lui non abbia tifato nessuno. Ovvio, in campo cera lItalia e una squadra da sostenere con il cuore e con la mente anche a migliaia di chilometri di distanza. Emozioni azzurre da vivere fino allultimo...
Probabile (anzi certo) che da Piacenza per lui non abbia tifato nessuno. Ovvio, in campo cera lItalia e una squadra da sostenere con il cuore e con la mente anche a migliaia di chilometri di distanza. Emozioni azzurre da vivere fino allultimo pallone. Però la vittoria olimpica del Brasile sullItalia ha un sapore un pochino meno amaro quando vedi che a festeggiare cè un ragazzino di 40 anni tornato in Nazionale con lunico obiettivo di conquistare loro a cinque cerchi e che a fine partita viene lanciato in aria da tutti i compagni di squadra. Sergio Dutra dos Santos, per tutti solo Sergio, è stato il vero leader della squadra. Sorrisi per i compagni che li meritavano, occhiatacce nei momenti in cui era necessaria una scossa. Il più acclamato dal pubblico allingresso in campo, il più atteso al termine delle partite.
Alla fine dellOlimpiade per lui anche un altro riconoscimento speciale: il premio come miglior giocatore della manifestazione. Un libero è stato il migliore di tutti e chi segue il volley sa quanto sia difficile ottenere questo risultato per chi è in campo solamente in seconda linea, in un ruolo incomprensibile ai più ma fondamentale per la squadra. Una parte dellanima di Sergioè anche piacentina e da noi ha lasciato ricordi indelebili, come giocatore e come persona. Lo ricordava nellintervista di pochi giorni fa, allinizio dellavventura olimpica quando ancora il Brasile sembrava (e forse era) un brutto anatroccolo in attesa di momenti migliori. E sottolineava anche come le stagioni trascorse in Emilia lo avessero migliorato anche come atleta.
Adesso è nuovamente nellOlimpo dello sport e Sergio con loro conquistato ieri ha raggiunto Samuele Papi e Sergej Tetyukhin nel ristrettissimo gruppetto di pallavolisti più medagliati ai Giochi, tutti saliti per ben quattro volte sul podio. Un altro record per il libero che anche a 40 anni ha confermato di essere il più decisivo al mondo.
Dal nostro inviato a Rio de Janeiro
Alla fine dellOlimpiade per lui anche un altro riconoscimento speciale: il premio come miglior giocatore della manifestazione. Un libero è stato il migliore di tutti e chi segue il volley sa quanto sia difficile ottenere questo risultato per chi è in campo solamente in seconda linea, in un ruolo incomprensibile ai più ma fondamentale per la squadra. Una parte dellanima di Sergioè anche piacentina e da noi ha lasciato ricordi indelebili, come giocatore e come persona. Lo ricordava nellintervista di pochi giorni fa, allinizio dellavventura olimpica quando ancora il Brasile sembrava (e forse era) un brutto anatroccolo in attesa di momenti migliori. E sottolineava anche come le stagioni trascorse in Emilia lo avessero migliorato anche come atleta.
Adesso è nuovamente nellOlimpo dello sport e Sergio con loro conquistato ieri ha raggiunto Samuele Papi e Sergej Tetyukhin nel ristrettissimo gruppetto di pallavolisti più medagliati ai Giochi, tutti saliti per ben quattro volte sul podio. Un altro record per il libero che anche a 40 anni ha confermato di essere il più decisivo al mondo.
Dal nostro inviato a Rio de Janeiro