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L'assurda vicenda di Baranowicz: non viene pagato e in più il Tribunale di Piacenza ammette il pignoramento del cartellino

L'ex regista biancorosso vantava dalla precedente società un credito di quattro stipendi. La vicenda sbloccata (al momento) da un intervento della Federazione

E’ una di quelle decisioni destinate a far discutere: riguarda il diritto sportivo e al momento è un unicum nel proprio settore. Il Tribunale di Piacenza ha ammesso un provvedimento che prevede il pignoramento del cartellino di un pallavolista. Aspetto mai verificatosi nel mondo del volley, in una storia che ha dell’incredibile e viene raccontata in un articolo sulla Gazzetta dello sport a firma di Gianluca Pasini.

Protagonista, e vittima, di questa situazione paradossale è Michele Baranowicz, ex regista di Piacenza e della Nazionale, con cui ha giocato gli ultimi Mondiali in Italia. A raccontare la storia è lo stesso giocatore, che torna con la mente all’annata della Wixo Lpr, dunque prima dell’avvento della nuova proprietà: «Avevo un contratto biennale con Piacenza; alla fine dell’anno avanzo dalla società, che poi non si è iscritta alla Superlega, 4 dei dieci stipendi pattuiti. Come me altri giocatori». In pratica quasi metà dell’accordo previsto non era stato saldato.

Ma oltre al danno arriva anche la beffa. Baranowicz trova in extremis un contratto in Turchia dove gioca nell'ultima stagione, poi qualche mese fa riceve la proposta di Vibo Valentia che gli permette di rientrare in Italia. E qui, al momento del tesseramento, arriva la sgradita sorpresa. «Firmo con Vibo e a quel che so il mio cartellino è di proprietà di Civitanova. Poi vengo a conoscenza, quasi per caso, che c’è un problema: il cartellino è stato pignorato». Secondo la Gazzetta, dalla Playgorund, società dal mediatore sportivo Luca Novi che fino allo scorso anno era il procuratore di Baranowicz e che vantava un credito legittimo nei confronti di Piacenza.

Una vicenda surreale, che ora sembra risolta anche se non in via definitiva grazie all’intervento della Federazione: grazie a un cavillo burocratico (mancava la visita medica) la Fipav ha annullato il tesseramento di Civitanova risalente all’anno scorso aprendo anche un procedimento disciplinare nei confronti della società. «Ma resta pendente il giudizio civile con il pignoramento (aperto al Tribunale di Piacenza ndr). Oltre a non aver incassato tutto quello che mi era stato promesso a Piacenza, avrei dovuto pagare nuovamente per poter giocare».

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