Holt: «Di Piacenza ricordo tutto, anche i migliori ristoranti. Zlatanov e Fei? Non giocano più, ma si lamentano come prima». VIDEO
Il centrale torna in biancorosso dove ha vinto una Challenge Cup e disputato una finale scudetto. «Siamo un buon gruppo e c'è tanta fame di migliorare. La strada è quella giusta»
«Di Piacenza mi ricordo tutto, anche dove sono i bar e i migliori ristoranti». Scherza Maxwell Holt nel giorno della sua nuova presentazione. Al PalaBanca ha già trascorso tre stagioni con una vittoria in Challenge Cup e una finale scudetto persa in gara5 in casa di Trento.
Quella era una squadra che voleva vincere subito, adesso torni in una società che punta a crescere guardando al vertice.
«Ogni formazione deve compiere il proprio percorso. In questa stagione ci sono tanti roster rinnovati e tutti devono trovare la propria identità. Sono qui da quasi un mese, il gruppo mi piace molto, c’è una grande energia in campo, ci sono ragazzi giovani e alcuni giocatori esperti, un bel mix in cui credo».
Che obiettivi vi ponete?
«Possiamo ottenere risultati importanti. Abbiamo un allenatore e uno staff che ci spronano ogni giorno nel modo giusto, c’è tanta fame di migliorare e questo è fondamentale; stiamo percorrendo la strada giusta».
Hai detto che ci sono due differenze rispetto alla tua prima avventura a Piacenza: non giocano più Zlatanov e Fei e tu parli molto meglio l’italiano.
«Vero, ma non è cambiata una cosa: loro due si lamentano come prima, ma non si può dire ad alta voce perché comandano. Per la lingua anche quando ero a Mosca mi allenavo con Zaytsev e il nostro preparatore Sebastiano Chittolini, diciamo che sono diventato mezzo italiano».
Il tuo nuovo ruolo? Fondamentale in campo e fuori, dove ti hanno chiesto di portare esperienza ed essere d’esempio per i più giovani.
«E’ fondamentale dare i consigli giusti anche su aspetti che si ritengono meno importanti, come il recupero, il riposo e come comportarsi fuori dal campo. Poi dobbiamo creare un buon gruppo, ma da quel punto di vista siamo sulla strada giusta».