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Botti: «La Gas Sales Bluenergy ha obiettivi importanti, ma molte squadre si sono rinforzate». VIDEO

Il secondo allenatore di Piacenza: «Questa società cresce anno dopo anno e mantiene le promesse. Le avversarie? Attenzione a Perugia e Civitanova»

Anche per Massimo Botti è iniziata una nuova avventura in biancorosso. Il curriculum racconta del quinto anno da tecnico della Gas Sales Bluenergy, il primo da head coach culminato con la promozione in Superlega poi quattro stagioni da secondo a cui si devono aggiungere altri quattro campionati da giocatore. Per lui, nato a Piacenza anche se pallavolisticamente è esploso a Parma, l’ambiente non ha segreti.

Primi giorni di una nuova avventura, quale strada ha intrapreso la nuova squadra e quali sono gli obiettivi?

«Per noi è la partenza di un’avventura in cui vogliamo fare bene - spiega Botti - se non addirittura benissimo. Ci presentiamo con rinnovate ambizioni, adesso dobbiamo solamente riprendere, toglierci la ruggine di dosso e tornare a vedere un po’ di pallavolo».

Vi ripresentate in palestra con tante assenze, ormai un’abitudine nelle ultime annate. Non è semplicissimo lavorare con un numero così esiguo di atleti.

«In realtà a volte abbiamo iniziato con il roster quasi al completo; quest’anno invece viviamo una situazione particolare perché mancano ben nove ragazzi su quattordici e tutto ciò ci impedisce di effettuare un discorso globale ma ci consente di sviluppare un discorso fisico importante e un allenamento tecnico individuale che in altre fasi della stagione a volte non si riesce a svolgere. E’ un’opportunità che cerchiamo di cogliere approfittando del momento».

In più occasioni è stato detto che la Gas Sales Bluenergy sarà una squadra camaleontica, con vari moduli da utilizzare. Vuoi sintetizzare quali sarebbero le differenze scendendo in campo con tre schiacciatori rispetto allo schema con l’opposto classico?

«E’ ancora tutto da vedere, dunque non è possibile entrare nello specifico. Siamo una formazione che ha molte frecce al proprio arco; in generale dico che con i tre schiacciatori si predilige un equilibrio in ricezione, potendo alternarli nel fondamentale con il libero, mentre con lo schema classico forse guadagniamo qualcosina in battuta».

Tu sei qui dal primo giorno della nuova società, hai visto questo club nascere e svilupparsi.

«Vero, siamo cresciuti tantissimo. All’inizio c’era un progetto triennale di promozione in Superlega e siamo riusciti a bruciare le tappe contro ogni pronostico conquistando il salto di categoria alla prima stagione. Anno dopo anno la società mantiene le promesse fatte e questo è fondamentale perché in ogni stagione effettua investimenti importanti cercando di trarre insegnamenti dagli errori fatti nelle avventure precedenti per migliorare passo dopo passo».

Se ti chiedessi di partecipare al gioco delle griglie di partenza della Superlega chi metteresti in prima fila?

«No, io non partecipo, perché francamente porta anche un po’ sfortuna».

Escludiamo Piacenza.

«Tutte le squadre si sono rinforzate ed è difficile anticipare quello che succederà. Sicuramente Perugia ha compiuto un ulteriore salto di qualità rimpolpando un roster che era già importantissimo, Civitanova si è rinnovata ma non si è indebolita. Forse la squadra che dal mercato è uscita leggermente meno forte rispetto alla scorsa stagione, ma bisogna comunque andarci con i piedi di piombo, è Modena. Dodici mesi fa era partita con le fanfare, adesso non ha i fari puntati addosso ma potrebbe comunque fare molto bene».

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