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Lo sciopero dei Lupi Biancorossi, la reazione di Botti e gli obiettivi comuni

La manifestazione dei tifosi non è stata gradita da giocatori e staff, ma voleva dare una scossa a un ambiente che non può accontentarsi dei risultati attuali

Non è bastata la vittoria contro il Galati in Coppa Cev a rasserenare gli animi in casa Gas Sales Bluenergy. Lo “sciopero” dei Lupi Biancorossi non è stato gradito da Massimo Botti (e probabilmente neanche dai suoi giocatori) che a fine partita lo ha subito fatto presente ai tifosi in un confronto mai trasceso ma comunque piuttosto acceso. Adesso però è il momento che tutto l’ambiente cambi rotta, così come deve fare la squadra mentre si avvicina la fase clou della stagione. Prima analisi: la protesta dei sostenitori piacentini è stata la più soft che si potesse registrare. Nessuna offesa, uno striscione e la presenza a ranghi completi di tutti i Lupi Biancorossi in una partita infrasettimanale dal ridotto interesse agonistico visto il risultato dell’andata. Peggio sarebbe stato con una curva deserta, invece i Lupi hanno voluto dire: noi ci siamo e continuiamo a rimanervi vicini, ma dateci un segnale importante in campo. E onestamente la protesta non è neanche poi stata tanto silenziosa, perché nel finale di partita sono arrivati gli applausi e qualche singolo incoraggiamento ad alcuni giocatori.

Da comprendere anche la posizione di Botti, che con quei tifosi ha un rapporto più che ventennale. Il tecnico non ha fatto in tempo a piazzarsi sul ponte di comando che qualcuno già gli faceva scivolare la panchina da sotto le terga pubblicando i nomi degli eventuali sostituti. Non il massimo dell’eleganza. Con la sua uscita non ha fatto altro che ribadire quanto dice dal giorno dell’insediamento: in questa squadra crede tantissimo. E’ suo compito, in veste di allenatore, metterci la faccia e difenderla fino all’ultimo, cosa che ha fatto con coraggio anche prendendosi le critiche dei tifosi.

Probabilmente non a caso si è presentato dai Lupi Biancorossi dopo aver visto che i suoi giocatori (con l’unica eccezione di Gironi, come evidenziato dal video pubblicato sopra) non si erano presentati al tradizionale giro di campo, salutando gli spettatori solo con un timido applauso a fine partita. Così come non è un caso neppure la scelta della parte più calda del tifo: mandare in onda lo sciopero in una gara dall’esito quasi scontato, con conseguenze nulle sul risultato, e non in una sfida fondamentale per la stagione.

Una cosa è certa: staff, giocatori, tifosi e dirigenti hanno tutti lo stesso obiettivo. Già mercoledì sera al PalabancaSport la presidente Elisabetta Curti e il direttore sportivo Alessandro Fei hanno parlato con i tifosi, sintomo che si era alla ricerca di una mediazione. In attesa di sapere cosa succederà domenica contro Taranto vale una piccola considerazione: negli ultimi tre anni i Lupi Biancorossi hanno sempre sostenuto a gran voce la squadra anche nei momenti peggiori, e in tutte e tre le stagioni alla fine qualche cruccio per il risultato finale in regular season c’è sempre stato. Adesso non vogliono lasciare niente di intentato e provano una strada diversa, pronti a ritrovarsi insieme alla squadra al prossimo bivio per puntare ai traguardi che la Gas Sales Bluenergy merita.

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