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Volley A1 maschile

Bernardi: «Ci sono tante cose da sistemare. I nostri limiti attuali li conosciamo». VIDEO e pagelle

Il tecnico della Gas Sales Bluenergy dopo la sconfitta con Trento: «I nostri avversari fin dall'inizio avevano un atteggiamento diverso»

Lorenzo Bernardi, la sconfitta con Trento è stata un passo indietro rispetto a Perugia?

«Direi di sì. Ci sono tante cose da sistemare e non abbiamo avuto molto tempo per allenarci, ma questo non può essere un alibi. Mi assumo le mie responsabilità però non è mi è piaciuto che i nostri avversari fin dall’inizio abbiano creduto di poter girare un momento delicato e noi no».

I problemi non sono ancora risolti.

«Forse non ci rendiamo conto della situazione in cui siamo, ne dobbiamo prendere atto e bisogna iniziare a credere un po’ di più in quello che facciamo altrimenti non se ne esce. Poi è chiaro che contro squadre di questo livello emergono anche i nostri limiti attuali. Li conosciamo, non dobbiamo nasconderci, siamo malati che devono essere disposti a farsi curare. Il percorso è lungo e richiede tempo».

Ci sono anche alcuni aspetti tecnici problematici in questo momento.

«Certamente sì. Alcune situazioni riusciamo ad allenarle un po’ di più, in altre siamo un po’ più deficitari ma dobbiamo aprire maggiormente la mente, renderla più elastica, invece siamo ancora inchiodati al passato».

Stai insistendo molto sull’aspetto mentale, da un punto di vista tattico dove si è decisa la partita? Loro molto bene al servizio, voi avete avuto qualche problema a muro.

«Ne abbiamo presi zero. La fase di break point è quella che stiamo allenando un pochino meno, dunque il contrattacco è leggermente migliorato ma dobbiamo essere più costanti. Poi bisogna far sì che i pilastri di questa squadra, attualmente gli schiacciatori, abbiano un rendimento costante e omogeneo. A Cisterna erano andati bene Russell e Clevenot e male Grozer, oggi molto bene Grozer e male gli altri due. Dobbiamo trovare un equilibrio, altrimenti la coperta è corta».

Immaginiamo non ti sia piaciuto per niente soprattutto il secondo set.

«Neanche come abbiamo finito il primo e iniziato il terzo. Vorrei vedere un pizzico di spensieratezza in più, bisogna mettere un punto zero rispetto a quanto successo prima. I giocatori non devono commettere l’errore di pensare: "Ci risiamo" ogni volta che arriva un periodo negativo. Altrimenti non ne usciamo mai».

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