Bernardi inizia a preparare la nuova Gas Sales Bluenergy. «Una squadra importante che può dare vita a un gioco divertente. Non possiamo nasconderci, siamo forti»

Ma tu inseriresti Piacenza in seconda posizione?

«E’ un giochino che fanno gli altri per metterci pressione, sono troppo vecchio per non capirlo. Ovviamente questo non significa che noi non siamo forti. Personalmente sono molto felice del gruppo che mi è stato messo a disposizione. L’importante è lasciarci tempo e avere un po’ di pazienza perché l’ossatura è in gran parte nuova. Per fare un esempio, lo scorso anno Civitanova è uscita dalla Coppa Italia e dalla Champions e si è trovata sotto 2-0 in semifinale, poi ha vinto lo scudetto. I giudizi si danno alla fine. Noi abbiamo un centrale come Simon che sposta gli equilibri ma deve trovare il feeling giusto con Brizard, stesso discorso per Lucarelli, Leal e Romanò. Il campionato è lungo, bisognerà cercare il migliore amalgama per la fase clou».

Potreste giocare con il modulo a tre schiacciatori o con l’opposto classico. Ti sei già fatto un’idea di quale potrebbe essere la soluzione iniziale?

«Tutti noi abbiamo un’idea, perché la squadra in fase di mercato è stata costruita seguendo una logica, ma è chiaro che deve essere sostenuta da quanto si mostra sul campo. Se scopro che l’idea B è migliore di quella principale allora la cambio. Anche perché per arrivare fino alla fine bisogna avere una rosa lunga e tanti giocatori pronti ad esprimersi ad alti livelli».

Proprio questa rosa lunga potrebbe essere il vostro punto di forza?

«E’ il nostro come di altre squadre. Civitanova ha tre centrali di primissimo livello e due opposti di grande spessore, poi ha Nikolov che è un prospetto futuribile, Bottolo e Yant. Trento dovrà tenere in panchina a turno uno schiacciatore top a livello internazionale, Perugia ha Plotnytskyi e i cubani; avere una panchina forte è una necessità assoluta».