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Volley A1 maschile

Il "piacentino" Scanferla: il passato da attaccante, l'amore per Martina e l'obiettivo delle Olimpiadi

Il libero della Gas Sales Bluenergy: «Qui sono a casa, per me è come stare in famiglia. Il mio idolo? Samuele Papi»

GSE_banner_322x250_statico-2Per Leonardo Scanferla la maglia della Gas Sales Bluenergy è di fatto una seconda pelle. È arrivato alla corte della presidente Elisabetta Curti nell’estate 2019 quando la squadra era stata promossa in Superlega, ora sono quattro le stagioni a Piacenza con 150 gare giocate. E in biancorosso il libero, nato a Padova nel dicembre 1998, Campione del mondo con la nazionale azzurra, resterà fino al 2026. Un’estate con l'Italia, altre tre stagioni a Piacenza per Scanferla, viso da bravo ragazzo che ogni mamma vorrebbe come fidanzato della figlia. Ma lui da oltre un anno è legato a Martina, ex giocatrice ed ora allenatrice. Scanferla, padovano di nascita, piacentino d’adozione.

“Mi sento piacentino, qui mi trovo molto bene. Questa società è diventata per me come una famiglia, mi ha fatto crescere, ha puntato su di me quando anni fa nessuno mi conosceva e sento una grande fiducia. Questo mi fa giocare spensierato e tranquillo e poi questo è un club ambizioso e rispecchia in pieno il mio carattere, anch’io sono ambizioso”.

Una Coppa Italia vinta, una medaglia d’oro ai Mondiali lo scorso anno con la maglia azzurra.

“Peccato per una finale scudetto solo sfiorata, io ho sempre voglia di imparare e soprattutto vincere. Il mio obiettivo è crescere anno dopo anno, l’obiettivo della società è il medesimo e sinceramene credo che entrambi ci stiamo riuscendo nonostante qualche difficoltà”.

Alla pallavolo sei arrivato tardi, come mai?

“Ho iniziato a giocare a volley quando avevo 14 anni, è uno sport che insegna tanto. Venivo dal calcio dove le regole e l’approccio sono ben diversi, grazie alla pallavolo sono cresciuto anche dal punto di vista umano. È vero, in dieci anni ho bruciato le tappe, il cambio dal calcio alla pallavolo non è stato dei più facili ma grazie alla tenacia, costanza e al credere in quello che facevo e faccio mi ha portato a dei risultati che non avrei potuto immaginare immaginare”.

Leonardo Scanferla bambino.

“Fare sport è stata la mia fortuna perché per apprendere regole è necessario praticare attività. Ti aiuta anche a livello di relazioni con altri”.

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