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Volley A1 maschile

Ma cosa ha fatto Leo Marshall alla federazione internazionale?

Per l'ennesima volta negato lo status da italiano allo schiacciatore che ha passaporto italiano e residenza a Piacenza. Però è arrivato l'ok per un gruppo di altri 13 pallavolisti

Rubando la frase a Lubrano viene da chiedersi: “La domanda sorge spontanea, ma cosa avrà fatto Leo Marshall di così grave alla federazione internazionale?”. Ancora una volta, come ormai succede da tempo, il cambio di nazionalità sportiva dello schiacciatore pareva cosa fatta e la Fivb sembrava intenzionata ad aprire le porte ad un gruppo di giocatori che avevano chiesto di modificare il proprio status pallavolistico. Ieri da Losanna è arrivato l’ok a un gruppo di ben tredici giocatori (fra i quali anche il cubano Leal che è diventato brasiliano), ma nell’elenco non compare il nome di Marshall. Il quale, è bene precisarlo per l’ennesima volta anche a costo di essere noiosi, da anni ha passaporto italiano, risiede a Piacenza e come tale vota e paga le tasse nel nostro Paese.

Incredibile quanto sta succedendo con la Fivb, che nei mesi scorsi aveva chiesto un supplemento di documenti al giocatore, compresa anche la bolletta della luce (chissà a cosa serve, visto che esistono già passaporto e carta d’identità a testimoniare il suo status) e il passaggio da cubano a italiano pareva ormai una formalità. Invece anche questa volta niente, pare proprio che la federazione internazionale abbia preso la situazione di Leo come qualcosa di personale, illuda il giocatore per mesi salvo poi negargli quello che sembra spettargli di diritto.

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