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«Il PalaBanca è in vendita, ci vogliono 1,2 milioni»

“Il Copra Elior è di Piacenza e non possiamo restare in silenzio”. Questo è lo slogan con il quale, i Lupi Biancorossi, hanno organizzato l’incontro tenutosi ieri sera all’Auditorium Sant’Ilario. Pregnante e significativo, in tal senso, è stato...

“Il Copra Elior è di Piacenza e non possiamo restare in silenzio”. Questo è lo slogan con il quale, i Lupi Biancorossi, hanno organizzato l’incontro tenutosi ieri sera all’Auditorium Sant’Ilario. Pregnante e significativo, in tal senso, è stato l’intervento di Manuela Gotti, tifosa biancorossa: «Visti gli incredibili numeri di questa realtà e la rilevanza sociale che ha, lancio un appello agli imprenditori piacentini affinché non si disperda un tale patrimonio. Pochi imprenditori, insieme, possono farcela. Vogliamo regalare tutto questo ad altri?». L’intento della serata è stato quello, appunto, di sensibilizzare l’imprenditoria locale, nel tentativo di trovare uno o più persone in grado di affiancare il presidente, Guido Molinaroli, e garantire la continuità sportiva del Copra Elior. La partita però, è una vera e propria sfida contro il tempo.

MOLINAROLI - «Dopo tredici anni – ha spiegato il presidente biancorosso - ho cominciato a sentire il peso di dover correre sempre da solo. Sono contento di vedere tanta gente in questa sala, perché ciò che negli anni mi ha spinto a proseguire è stato unicamente il pubblico. Comunque, la mia presenza qui non vuole essere un commiato, ma un modo per fare emergere idee per continuare a dare soddisfazioni al nostro pubblico». Poi Molinaroli si scalda ed iniziano le bordate: «In tutta questa situazione, c’è chi soffre, chi gode e chi cerca di spartirsi la nostra eredità, i nostri tifosi e i nostri sponsor. Non siamo ancora morti e già si disputano la nostra casa: il PalaBanca. Questo impianto, è bene precisarlo, è di proprietà del Copra Elior e non è solo in gestione. Al netto del contributo di 3,2 milioni del Comune, abbiamo investito 5,4 milioni di euro nel PalaBanca e, dall’1 gennaio 2018, l’impianto può tornare al Comune. Noi, dal canto nostro, possiamo venderlo a 1,2 milioni di euro. Ritengo che sia un ottimo affare».
Poi, da qui, coglie l’assist e lancia la sua proposta: «Il Comune potrebbe rilevare il palazzetto, se non con i soldi magari con una permuta di immobili in suo possesso, che poi provvederò eventualmente a rivendere. Altrimenti, l’imprenditore interessato che investe nella pallavolo in città investe 1,2 milioni, il Comune allunga la convenzione e con il ricavato iscrivo la squadra al campionato e vado avanti tranquillamente».
Il dado è tratto, i tempi però sono molto ristretti. «Fino a lunedì prossimo aspetterò, poi però tutti i migliori giocatori verranno venduti. In seguito, ci sarà tempo fino a metà giugno e qualora non dovesse ancora farsi avanti nessuno non potremmo iscriverci al campionato. Se ciò si verificasse, provvederò a regalare il titolo sportivo di A1 a una delle realtà che mi hanno dimostrato interesse in tal senso: Milano, Monza, Bologna, Bolzano e Catania». Infine, anche un affondo nei confronti dell’imprenditoria piacentina: «Dei nostri sponsor, ben il 75% arriva dalla Lombardia e dal Veneto. Quindi non ho molto speranza in imprenditori piacentini. C’è anche da considerare che chiunque sia interessato, e venga da via, è più facile che decida di spostarsi altrove, dove non dovrebbe confrontarsi con una realtà che ha vissuto molti anni di successi».

DOSI E CISINI – Il Sindaco Dosi, preso in contropiede dalla concretezza della proposta di Molinaroli, ha detto nel suo intervento che «questa idea deve essere valutata. Di certo sappiamo che questa società, in 13 anni, ha costituito un enorme valore per i piacentini. Che cosa possiamo fare come Amministrazione comunale? Impegnarci per garantire al Copra Elior una continuità sportiva». Anche Giorgio Cisini ha sottolineato che «quello che è stato fatto in questi anni ci è rimasto nel cuore. L’Amministrazione comunale è sempre stata al fianco del proprietario del PalaBanca, Guido Molinaroli, e ci saremmo aspettati che questa collaborazione continuasse fino al 2018. Quindi penso che ciò che un’Amministrazione comunale poteva fare lo ha già fatto, adesso tutto quello che ci rimane è metterci alla ricerca di un interlocutore».

Difficilissimo da trovare, visto che ieri non si sono nemmeno presentati all'incontro (nonostante gli inviti) Associazione Industriali, Confapi e Unione Commercianti.

EMOZIONI – Tra una stoccata e l’altra, c’è stato comunque spazio per le emozioni. Nel corso della serata sono stati proiettati due video, uno che rimarcava il grande ruolo sociale e di sostegno ad associazioni benefiche del Copra Elior, oltre ai numeri del pubblico, i più alti dell’intera serie A1. L’altro invece volto a ricordare i fantastici successi della compagine biancorossa, a partire dalla festa scudetto in Piazza Cavalli. Toccante anche l’intervento, telefonico, di Federica Lisi Bovolenta, che ha voluto far sentire la sua vicinanza ai «tifosi di Piacenza che stanno soffrendo. Piacenza è la nostra seconda casa, sono stati cinque anni bellissimi e vi voglio dire: sono fiduciosa che qualcuno proseguirà questo fantastico percorso».
La sala, stracolma di tifosi, ha visto intervenire anche il presidente della Legavolley Diego Mosna, Robert Gionelli, delegato Coni, e Maurizio Parma, assessore provinciale allo sport. In platea presenti anche il coach del Copra Elior Luca Monti, il presidente onorario del Piacenza Calcio Stefano Gatti e Marco Bergonzi, presidente provinciale Fipav. La serata, moderata dal giornalista di Sportpiacenza.it, Matteo Marchetti, è stata frizzante e non certo banale, con un Guido Molinaroli one-man-show che di certo non ha lesinato spiegazioni in merito a cifre, tempi e modi per salvare il Copra Elior e sulle motivazioni della sua decisione. Il tutto, condito dalla verve polemica in merito alla disputa riguardante la situazione del PalaBanca.
Marcello Astorri

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