Zlatanov: «Abbiamo pagato un calendario complicato in avvio, ma ora i risultati stanno arrivando. E presto vedremo la vera Piacenza»
Il direttore generale della Gas Sales Bluenergy: «Errori ne sono stati fatti, ma abbiamo recuperato. Il primo pensiero è sempre stato il bene del club. Sospensione della Superlega? Assolutamente no»
Le ultime settimane sono state il periodo più complicato da quando sei diventato dirigente?
«La parte di questo lavoro che mi piace maggiormente è il problem solving. Da quando è nata questa nuova società per me è stata un’immersione totale, due anni e mezzo in cui tutti insieme ci siamo trovati ad affrontare tematiche completamente differenti, dalla gestione del palasport agli acquisti passando per il Covid. Ma abbiamo affrontato tutto molto seriamente e ne siamo sempre venuti fuori molto bene grazie al lavoro di tutto lo staff, dell’ufficio e ovviamente della proprietà».
Il momento più difficile è stato comunicare a Gardini, un tuo amico che avevi fortemente voluto a Piacenza, dell’esonero?
«Direi di no, perché entrambi sappiamo bene che sono rischi del nostro mestiere. Alcune circostanze particolari hanno portato a quella decisione, un buon gestore deve fare anche scelte scomode. E in questo caso l’amicizia non incide: quella è personale, questo è lavoro».
In pochissimo tempo avete cambiato tecnico, preparatore atletico, palleggiatore e ora probabilmente anche un centrale. Da un lato sembra di capire siano state fatte alcune scelte errate, dall’altro che esiste una forte volontà di risolvere i problemi.
«Io vedo un aspetto positivo: tutte le decisioni prese hanno come unico obiettivo quello di fare il bene del club, di aiutare la nostra crescita e di motivare. Il nostro progetto prosegue in modo deciso e questa è la cosa più importante».
Inevitabile dire però che fino a qualche settimana fa qualcosa non funzionava.
«Vero, ma se una opzione non è azzeccata lo si scopre sempre dopo. Noi al momento delle scelte abbiamo messo tutto sul piatto, non solamente l’aspetto tecnico, cercando di ragionare nel modo più sereno e corretto possibile. Poi per vari motivi non tutto si è rivelato perfetto e siamo intervenuti per modificarlo in corsa. Ma posso dire che stiamo parlando di decisioni sempre condivise; abbiamo riflettuto molto su ogni singola opzione».