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Venerdì, 26 Aprile 2024
Volley A1 maschile

Giuliani: «Mentalmente è dura, ma dobbiamo dare il massimo»

Le prova tutte l’Lpr per gustare nuovamente il sapore della vittoria. Compreso cambiare le divise: mercoledì tutta la squadra si è presentata in palestra con un’inedita maglietta verde da utilizzare per gli allenamenti. Considerati i...


Le prova tutte l’Lpr per gustare nuovamente il sapore della vittoria. Compreso cambiare le divise: mercoledì tutta la squadra si è presentata in palestra con un’inedita maglietta verde da utilizzare per gli allenamenti. Considerati i risultati il clima è buono; la sfida di domenica in casa di Molfetta non potrà cambiare nulla in chiave classifica visto che Piacenza chiuderà comunque all’ultimo posto, i biancorossi dunque proseguono nella marcia di avvicinamento ai play off di Challenge, che metterà in palio un pass per l’Europa.

«Il nostro obiettivo – spiega il tecnico Alberto Giuliani - è guadagnare qualche posizione nel girone eliminatorio visto che il regolamento ce lo consente. Ci stiamo preparando nella maniera ottimale, i ragazzi hanno dato buone risposte contro Perugia e il momento è di eccellente condizione fisica. Ci stiamo preparando al meglio per il traguardo che vogliamo raggiungere».

Fino alla vigilia della sfida di domenica scorsa con gli umbri l’impressione, sostenuta anche dal presidente Molinaroli, era che la squadra facesse più fatica a esprimersi al PalaBanca piuttosto che in trasferta
«Accumulare nella testa tutte queste sconfitte ti porta via serenità, è umano; il dispiacere di aver vinto veramente poco purtroppo ce lo portiamo in campo. Ma ci siamo detti di resettare tutto, cancellare quanto di brutto c’è stato fino ad adesso ripartendo almeno con l’obiettivo di fornire un rendimento adeguato per il nostro livello».

E’ vero che come ci si abitua a vincere ci si abitua anche a perdere?
«Personalmente faccio fatica ad accettare questo discorso. Ma al di là del risultato bisogna comunque analizzare sempre quanto si vede in campo per migliorarsi continuamente».

Negli ultimi due anni le tue squadre avevano chiuso la stagione regolare con quasi 20 vittorie, adesso sei fermo a 2. Quanto è difficile gestire questa situazione?
«E’ dura a livello mentale, ma dobbiamo presentarci ogni giorno in palestra pronti a dare il massimo. Personalmente sono stato aiutato da questo gruppo che nonostante abbia sul groppone una lunga serie di sconfitte riesce a mantenere concentrazione e aggressività negli allenamenti. Una situazione che mi aiuta e ci aiuta a non mollare mai».

Non hai mai messo in campo la stessa formazione per più di due-tre partite di seguito. I tuoi detratori dicono che è sinonimo di caos, gli estimatori che non ti si possa imputare niente perché le hai provate tutte. Dove sta la verità?
«Le abbiamo provate tutte per capovolgere una situazione che non ci piaceva e per capire il potenziale della squadra in varie situazioni. Poi ci sono state anche varie problematiche che non rendiamo pubbliche, ma nell’arco dell’anno non abbiamo mai abbandonato nessun giocatore. Anzi, chi non giocava era più sotto pressione degli altri in allenamento, per migliorare tecnicamente e fisicamente».

Oggi scommetteresti sul numero di vittorie dell’Lpr da qui alla fine della stagione?
«Non siamo in grado di fare promesse dopo questa regular season, ma è importante concentrarci principalmente sul nostro livello. Dobbiamo rendere il massimo a ogni gara, poi vedremo cosa accadrà. In questo girone affronteremo formazioni del nostro livello e bisognerà fare di tutto per conquistare risultati positivi».

Domenica scorsa avete dovuto fare i conti con lo sciopero del tifo dei Lupi Biancorossi, la parte dei sostenitori che vi ha sempre seguito anche in trasferta. Come l’avete presa?
«Quest’anno siamo stati abituati ad avere sempre un grosso aiuto da parte loro. Quando non ci sostengono dispiace, perché significa che li abbiamo amareggiati con le nostre prestazioni, Mi auguro che continuino a starci vicino, il messaggio che vorrei lanciare è che il gruppo, la squadra e lo staff sono uniti e hanno sempre dato il massimo in settimana. Qualche volta non si riusciamo ad esprimerci al meglio in partita, ma siamo umani e purtroppo bisogna accettare anche questo»

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