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La Gas Sales Bluenergy inizia la corsa verso l'obiettivo europeo: Ravenna primo esame da superare

Domenica alle 15.30 riapre il PalaBanca: i biancorossi sono una formazione rinnovata ma molto ambiziosa. Recine: «La prima di campionato è sempre una delle partite più difficili dell’anno »

Squadra rinnovata, nuovi protagonisti ma obiettivi sempre ambiziosi. Lo scorso anno la Gas Sales Bluenergy partì con l’obiettivo di centrare la qualificazione in Europa, mancata per un soffio a fine stagione. In estate una mini rivoluzione, con la squadra titolare cambiata quasi totalmente e una rosa ringiovanita, ma il traguardo da raggiungere resta lo stesso. Piacenza vuole darsi un’anima continentale, lo fa attraverso investimenti adeguati e con una società che punta a crescere non solamente in campo.

Domenica 10 ottobre alle 15.30 si riparte da un PalaBanca che finalmente torna ad aprire i cancelli. Arriva Ravenna in un impianto che ha tutte le intenzioni di scaldarsi come ai tempi d’oro: si partirà con una capienza ridotta per prendere confidenza con quella che fino a inizio 2020 era la normalità ed ora è diventato un obiettivo da raggiungere, ma presto molte limitazioni (non tutte) verranno eliminate e i biancorossi potranno godere della spinta garantita da un ambiente che ha grande voglia di indossare nuovamente gli abiti dell festa.

I romagnoli non rientrano certamente nell’elenco delle big di Superlega, ma ogni anno partono a fari spenti e poi sorprendono lanciando fra i titolari qualche sconosciuto destinato a fare strada. Lo sa bene Francesco Recine, fino allo scorso aprile a un passo dalla riviera romagnola e poi trasferitosi in Val Padana portandosi al collo anche un oro europeo. Fra l’altro non bisogna dimenticare che proprio un anno fa, era la fine di settembre, la Consar fece un fragoroso sgambetto ai biancorossi nell’ultima gara del girone di Coppa Italia, in una fase di transizione fra Andrea Gardini e Lorenzo Bernardi.

Si sa che l’avvio della stagione riserva sempre sorprese, domenica però Piacenza ha l’obbligo di rispettare i pronostici che la vedono favorita: partire con un buon bottino di punti permetterebbe di entrare nel migliore dei modi in una fase già durissima che comprenderà nell’ordine Civitanova, Milano, Modena e Monza.

C’è curiosità per vedere in azione una squadra che Bernardi sta disegnando senza puntare esclusivamente sull’attacco. Dal giorno del raduno il tecnico ha citato Francia e Argentina come alcuni degli esempi da seguire, gruppi che non avranno la potenza di fuoco di altre formazioni ma ai Giochi di Tokyo hanno dimostrato quanto possa essere efficace puntare anche su altri fondamentali. Anche perché, diciamolo chiaramente, Piacenza a rete ha alcuni dei migliori specialisti della Superlega. Quattro dei primi sette marcatori dell’ultima annata sono tutti sotto il tetto del PalaBanca: Stern, Rossard, Russell e Lagumdzija garantiscono sonni tranquilli, anche se non giocheranno tutti in contemporanea a dimostrazione di una panchina di ottimo livello. Il gioco a incastro con italiani e stranieri per rispettare il numero di giocatori del nostro Paese in campo diventa invece un’arma a doppio taglio. Potrebbe rappresentare un problema se non venisse digerita bene dai protagonisti costretti a un continuo dentro e fuori oppure un enorme vantaggio se dovesse fare dei biancorossi una formazione difficilmente leggibile, con tante soluzioni intercambiabili anche durante la stessa gara.

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