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Coppa Italia - Zlatanov verso Bologna: «I tifosi saranno la nostra arma in più». VIDEO

Il capitano ricorda il successo del 2014: con la Lube possiamo giocare in modo spregiudicato, non abbiamo niente da perdere

Era il 9 marzo 2014 e Hristo Zlatanov al PalaDozza di Bologna alzava al cielo l’ultimo trofeo conquistato da Piacenza. La prima Coppa Italia nella storia biancorossa (l’altra in bacheca era relativa alla A2) dopo una finale persa nel lontano 2006 a Forlì contro Cuneo. E anche undici anni fa in squadra c’era Hristo Zlatanov a fare coppia come schiacciatore con Leo Marshall.

«Le sensazioni - spiega il capitano dell’Lpr - sono positive. Partecipare alla Final four di qualsiasi competizione è sempre bellissimo, soprattutto presentandoci da outsider come faremo noi nel fine settimana a Bologna. Nessuno avrebbe scommesso sulla nostra presenza, invece stiamo vivendo un buon momento e c’è un grande entusiasmo, le condizioni ideali per fare bene».

Tornate a Bologna come nel 2014. Cambia l’impianto, l’Unipol Arena invece del PalaDozza, e soprattutto il ruolo di Piacenza. Non siete più fra i favoriti e probabilmente fra le quattro contendenti l’Lpr è la meno accreditata.

«Penso sia un’analisi corretta. Ma staremo a vedere, perché una partita secca è sempre un’incognita e oltretutto noi avremo la possibilità di giocare tranquilli e in modo spregiudicato. Non abbiamo niente da perdere».

Sabato in semifinale affrontate la Lube, capolista in campionato e probabilmente la più seria candidata al successo finale. Che partita ti aspetti?

«Una gara molto complicata; loro sono uno squadrone, lo dimostrano sia la classifica di Superlega sia i nomi del giocatori nel roster. Noi dovremo restare aggrappati all’incontro, palla su palla, solo in questo modo riusciremo a trovare qualche spazio in cui eventualmente infilarci per creare problemi ai nostri avversari».

Da un punto di vista tecnico dove si deciderà la partita?

«Sarà fondamentale la battuta, per far giocare Civitanova con la palla staccata e provare a leggere meglio il loro gioco puntando su muro, difesa e contrattacco. Non punteremo solo su quello ma penso che possa rappresentare una bella fetta della partita».

Grandi differenze rispetto al 2014, ma ci sarà un aspetto identico: i tifosi piacentini arriveranno in massa a Bologna.

«A parte il trofeo vinto, di tre anni fa ricordavamo negli spogliatoi con i reduci da quella manifestazione il fiume biancorosso che si notava nell’impianto. Abbiamo visto che ancora una volta ci sono state centinaia e centinaia di adesioni, solo entrare nel palasport in mezzo a quella folla piacentina rappresenterà una marcia in più».

Cosa daresti per alzare la Coppa Italia anche domenica?

«Tantissimo. Se vogliamo trovare un’altra costante è il capitano, lo stesso del 2014. I miei compagni mi farebbero un grande regalo se ci presentassimo nuovamente sul gradino più alto del podio».  

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