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Bergonzi: «Con Magri per innovare»

«Punto su attenzione a territorio e tecnologia». Lucca candidato successore a Piacenza

Trentaquattro anni, da quattro presidente della Fipav di Piacenza, professione assicuratore con un’enorme passione per la pallavolo e un’interminabile serie di idee che passano quotidianamente per la testa e riesce quasi sempre a mettere in pratica. Marco Bergonzi tenta il grande salto verso Roma; il numero uno della federazione provinciale si lancia in una nuova avventura, farà parte della squadra di Carlo Magri che a fine febbraio cercherà una nuova elezione alla guida della Fipav nazionale. Da Piacenza alla capitale passando per Ferriere, dove Bergonzi è stato fra gli ideatori della ristrutturazione del Centro Coni nel paese della Valnure, o per il Gran Galà del volley, un’altra delle proposte trasformata in realtà che ha ricevuto un grande consenso da parte di società e atleti della nostra provincia.

«Il presidente Carlo Magri - spiega lo stesso Bergonzi - mi ha chiesto di iniziare questa nuova avventura. Ipotesi che mi stuzzica e che mi onora; ho la possibilità di portare il contributo di tutto il nostro territorio a Roma, un’occasione unica per far fruttare l’esperienza accumulata in questi anni».

Sei il candidato più giovane al Consiglio nazionale e anche il primo piacentino che punta a una carica così prestigiosa. Che progetti vorresti portare nella tua nuova avventura?

«Mi stimola la possibilità di far conoscere a livello centrale le esigenze dei piccoli comitati come il nostro e di tutte le società di base, zoccolo importantissimo del movimento. Chi lavora sul territorio deve far fronte a tanti problemi, è giusto che la federazione da tutti i punti di vista, dunque anche a livello nazionale, mostri grande attenzione per quella che rappresenta una parte fondamentale della pallavolo. In più, grazie anche alle mie esperienze, vorrei portare un po’ di innovazione tecnologica, senza dimenticare comunque che la Fipav in questo settore è già avanti. Ma non ci dobbiamo mai fermare, perché l’innovazione svilupperà una linea diretta con le società e permetterà di semplificare parecchie attività».

Per quale motivo hai scelto di candidarti con Carlo Magri?
«E’ presidente da tanti anni, ma oggi rappresenta un forte rinnovamento. Ha una squadra quasi totalmente rinnovata e anagraficamente giovane, composta da persone che arrivano da settori differenti. Nel prossimo quadriennio ci sarà la possibilità di costruire tanto e di innovare grazie a un consistente cambiamento. Sono molto orgoglioso di fare parte della squadra e di avere questa possibilità».

La tua candidatura al Consiglio federale ti impedisce di ripresentarti per la carica di presidente di Piacenza ancor prima di sapere se sarai eletto a Roma. Hai un bel coraggio.
«Siamo sportivi, è giusto non fermarsi mai quando si raggiungono certi obiettivi e porsene sempre di più importanti. E soprattutto bisogna dare la possibilità anche ad altri di portare il proprio contributo».

Ci puoi già dire chi sarà il candidato presidente a Piacenza, la persona destinata a succederti alla carica di numero uno del volley provinciale?
«Cesare Lucca, che in questo mandato è stato il mio vicepresidente ma più in generale una delle persone più importanti del nostro movimento per tanti anni. Personalmente gli sono molto riconoscente, mi ha “scoperto” ancora diciottenne a scuola come arbitro e piano piano mi ha fatto crescere come dirigente. Penso che questa candidatura sia un riconoscimento importante per quanto sta facendo, per la disponibilità verso tutte le società sportive e per il lavoro svolto nella gestione della parte operativa del nostro Comitato».

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