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Il parcheggio del PalaBanca e la soluzione peggiore del problema

La prima chiusura è datata 26 novembre: al PalaBanca arrivavano le francesi del Le Cannet e due settimane prima Parigi era stata sconvolta dagli attentati terroristici. Attenzione altissima, polizia più numerosa del solito agli ingressi e una...

La prima chiusura è datata 26 novembre: al PalaBanca arrivavano le francesi del Le Cannet e due settimane prima Parigi era stata sconvolta dagli attentati terroristici. Attenzione altissima, polizia più numerosa del solito agli ingressi e una pattuglia a impedire l’accesso delle auto nel parcheggio adiacente l’impianto, con gli spettatori costretti a spostarsi qualche metro più in là, nell’ampio spazio normalmente utilizzato da Piacenza Expo. Poi la replica mercoledì scorso con le rumene del Blaj, anche questo un appuntamento internazionale, ma mentre in occasione della sfida del campionato maschile fra Lpr e Lube il divieto non esisteva, il blocco è tornato per la gara interna della Nordmeccanica contro Firenze. Dunque non un incontro europeo ma una sfida del torneo italiano.

DIVIETO - Se chi è deputato alla sicurezza prende simili decisioni un motivo ci sarà, anche se diventa difficile capire perché l’accesso viene impedito in occasione delle gare femminili e non per quelle maschili, però è inevitabile che il divieto stia provocando qualche malumore fra gli spettatori. Non si tratta di qualche metro in più a piedi: chi sta bene non fa alcuna fatica visto che si tratta veramente di un paio di minuti di cammino, mentre immaginiamo che chi ha problemi fisici possa arrivare in macchina fino all’ingresso per poi chiedere all’accompagnatore di parcheggiare all’esterno. Il problema infatti non è all’entrata, ma all’uscita, quando con il buio bisogna tornare in auto in una zona non propriamente raccomandabile.

BUIO - Il parcheggio infatti non è illuminato (in alcune zone c’è proprio buio pesto) e l’area è conosciuta come ritrovo di signorine che proprio in tarda serata hanno la mole maggiore di lavoro. Oltre al rischio di disturbare un settore che sembra non conoscere crisi, non è esattamente uno spazio da educande dove portare i bambini per un giro turistico.
Considerato che le gare di Champions finiscono intorno alle 23 e che anche quelle di campionato terminano quando all’esterno c’è buio, non sembra consigliabile utilizzare un parcheggio senza illuminazione per decine di auto, anche perché non tutti gli spettatori escono nello stesso istante.

SOLUZIONE - Dopo la sorpresa della prima volta, nelle ultime occasioni più di un tifoso si è lamentato con gli agenti: «Se inciampo al buio o, peggio ancora, qualcuno mi scippa, a chi do la colpa?» chiedeva una signora a un poliziotto che stava semplicemente facendo rispettare un ordine.
In effetti se il divieto fosse prorogato anche per le prossime gare, non potendo illuminare il parcheggio (per costi e tempi) l’unica opzione per tranquillizzare gli spettatori sarebbe garantire la presenza di poliziotti o agenti della Polizia Municipale fino alla chiusura dell’impianto, vale a dire oltre un’ora dopo il termine delle partite. Difficile? Sicuramente. Ma con la situazione attuale la soluzione sembra essere peggiore del problema.

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