Erica Fava in campo nella partita dei record di fronte a 92mila spettatori. «Un sogno»
La piacentina protagonista nella sfida fra Nebraska Cornhuskers e Omaha Mavericks di volley, l'evento sportivo femminile più seguito di sempre a livello mondiale. «Una sensazione unica, avevo i brividi»
Il suo nome entrerà nel Guinness dei primati, protagonista della partita dei record. Ma Erica Fava ancora non ci crede. Ha provato a dormirci una notte intera prima di mettersi in viaggio per una nuova avventura, ma a ore di distanza i brividi non accennano a ridursi. C’era anche la ventunenne piacentina in campo mercoledì sera al Memorial Stadium di Lincoln, in Nebraska, nella partita vinta 3-0 dal Nebraska Cornhuskers con l’Omaha Mavericks, dove milita Erica. Una partita da record perché alla gara hanno assistito 92003 spettatori, primato mondiale per un evento sportivo femminile. Un numero incredibile, che ha superato i 91648 spettatori presenti all’incontro di Champions League femminile di calcio fra Barcellona e Wolfsburg.
«E’ stata una sensazione unica – spiega il giovane libero piacentino – che davvero non riesco a descrivere. Impossibile trovare le parole per far capire cosa ho provato. Mi sembra tutto ancora un sogno».
Perché non è possibile prepararsi a un evento di questa portata, neppure sapendo che il Memorial Stadium sarebbe stato esaurito. «I biglietti sono andati sold out in 48 ore, ma quello che abbiamo visto una volta entrate è stato pazzesco». Già, perché oltre all’impianto senza un posto libero c’erano anche gli aerei a fare da cornice e l’inno nazionale cantato dal vivo. «Mi ha fatto commuovere, anche se non si trattava di quello italiano. Ascoltarlo in un contesto simile è stato incredibile, anche perché normalmente noi siamo abituati a giocare di fronte a 1500 spettatori».
Così quando Erica ha sentito il suo nome urlato alla presentazione in campo ha vissuto emozioni uniche. «Ho ancora i brividi, l’atmosfera era davvero pazzesca. E in campo a un certo punto non riuscivo nemmeno a vedere gli spettatori, mi sembrava tutto falso da tanto era una situazione unica».
Come unici sono stati i giorni precedenti. «Si trattava di un derby e tutto era stato ideato come evento clou del “Volleyball day in Nebraska”, durato diversi giorni. Più la data si avvicinava e più mi sembrava surreale, come la rifinitura svolta nello stadio a 30 gradi. Ma una partita simile non me la sarei mai immaginata».
Pensare che ormai ai ritmi degli Usa si è abituata: Erica è arrivata per la prima volta in Kansas in quarta superiore, sfruttando la possibilità dell’anno all’estero. Costretta a tornare in Italia per il covid ha ottenuto la maturità scientifica a Piacenza per poi tornare negli Stati Uniti con una borsa di studio al Western Nebraska community college dove è rimasta due anni prima di trasferirsi all’University of Nebraska Omaha con un’altra borsa di studio per meriti scolastici dove finirà gli studi in Economia continuando a giocare a volley e a regalarsi emozioni indescrivibili.