rotate-mobile
Pallanuoto

Pallanuoto - Riva: «Piacenza ha tutto per salvarsi»

Un altro giovane di promettente qualità sbarcato alla corte di Van der Meer è Tommaso Riva. Nato a Bergamo nel 1991 ha cominciato a giocare a pallanuoto alla tenera età di 7 anni nella più giovane delle categorie proposte dalla Fin cioè l’Aquagol...

Un altro giovane di promettente qualità sbarcato alla corte di Van der Meer è Tommaso Riva. Nato a Bergamo nel 1991 ha cominciato a giocare a pallanuoto alla tenera età di 7 anni nella più giovane delle categorie proposte dalla Fin cioè l’Aquagol. Già all’età di 16 anni entra a far parte della prima squadra del Bergamo Alta ed partecipa alla promozione in serie B. L’anno successivo diventa campione d’Italia nella categoria Under 17 B ottenendo così il suo miglior risultato in assoluto. Dal 2009 ha militato nell’Osio sempre nel suo ruolo di centro. Atleta molto serio e fisicamente dotato fa della volontà e della passione una delle sue armi migliori e già nelle sue prime uscite ha fatto vedere buone cose.

Sappiamo della tua grande passione per questo sport; da cosa nasce?
«Tutto nasce dalla mia famiglia, in particolare dai miei fratelli maggiori che hanno iniziato a giocare prima di me e così mi sono avvicinato a questo sport. Giocando negli anni la mia passione è cresciuta e si può dire che non abbia ancora smesso di farlo. Questo è quello che mi spinge a dare il massimo ogni allenamento».

Quest’anno sarà per te un anno decisamente importante dove finalmente potrai dedicarti come vuoi alla pallanuoto. Cosa ti aspetti?
«Innanzitutto volevo ringraziare il presidente Cighetti e l’allenatore per l’opportunità che mi stanno dando, anche per avermi messo a disposizione un’appartamento in città che condivido con alcuni miei compagni in modo da poter dedicare tutto il tempo necessario alla pallanuoto. Riguardo alle aspettative direi che ne ho molte, ma quella che ho maggiormente a cuore è dimostrare a tutti il mio valore e di essere un giocatore di livello attraverso l’impegno e l’umiltà: spero proprio che con l’aiuto di un allenatore del calibro di Harry e i preziosi consigli di un giocatore d’esperienza come Giorgio Costantino di riuscire a centrare quest’obiettivo».

Squadra nuova per te, neo promossa e molto rinnovata. Quali sono secondo te le vostre armi migliori?
«Senza voler essere ridondante, vorrei ringraziare dal primo all’ultimo i miei compagni di squadra che mi hanno accolto nel migliore dei modi, facendomi sentire a mio agio fin dalla prima settimana. E’ evidente che siamo una squadra neopromossa e piuttosto giovane, che deve confermare ciò che di buono è stato fatto nella scorsa stagione, ma l’affiatamento è già ottimo e a mio parere questo potrà e dovrà essere il nostro punto di forza: in una squadra è importantissimo essere uniti e sostenersi l’un l’altro, anche nei momenti di difficoltà, per raggiungere gli obiettivi preposti».

Secondo le tue impressioni come vedi questo campionato? Ben cinque squadre su dieci saranno coinvolte tra promozioni, retrocessioni, play-off e play –out. Quale finirà tra queste e soprattutto … il Piacenza?
«Non sarà di certo un campionato facile. Alcune squadre rappresentano una vera e propria incognita, poiché non le ho mai affrontate. A mio parere esiste una favorita alla vittoria finale: il Plebiscito Padova. Quest’ultima la stagione scorsa militava in serie A2 e a causa di un campionato sfortunato è retrocessa, ma è composta da ottimi elementi che sicuramente avranno tanta voglia di riscatto per centrare subito la promozione. Per il resto penso che il girone sia caratterizzato da un forte equilibrio che renderà ogni partita difficile e il campionato, sia per quanto riguarda le posizioni alte quanto quelle basse, molto combattuto. Bisogna tener conto che la nostra squadra ha subito molti innesti e comunque si tratta della sua prima esperienza in serie B. Nonostante questo sono sicuro che la squadra è stata assemblata nel migliore dei modi e che abbiamo tutte le carte in regola per disputare un ottimo campionato per raggiungere la salvezza, senza precluderci, magari più in là, traguardi più importanti. Si dice che l’appetito vien mangiando: chissà».
GBC

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pallanuoto - Riva: «Piacenza ha tutto per salvarsi»

SportPiacenza è in caricamento