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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Pallanuoto - Guasto: «Convinto dal progetto»

L'Everest Piacenza Pallanuoto ridà fiato alle trombe e presenta il suo nuovo numero 1 per il campionato che partirà il prossimo 10 gennaio. Si tratta di Emanuele Guasto, classe 90, siciliano cresciuto nelle file dell'Ortigia di Siracusa, è anche...

L'Everest Piacenza Pallanuoto ridà fiato alle trombe e presenta il suo nuovo numero 1 per il campionato che partirà il prossimo 10 gennaio. Si tratta di Emanuele Guasto, classe 90, siciliano cresciuto nelle file dell'Ortigia di Siracusa, è anche stato nel giro delle nazionali giovanili Under 15 ed Under 17. Portiere che ha militato sino al 2009 sia in A1 che in A2 con la sua società di origine, e che poi, finito a Milano per ragioni personali, ha sempre difeso la porta  nel Geas di Sesto San Giovanni in serie B.

Ha un curriculum abbastanza essenziale ed è sempre stato protagonista di un certo livello. Perché ha scelto Piacenza?
«La mia scelta è dipesa molto dalle varie telefonate che si sono susseguite in estate con l'allenatore Harry Van der Meer, il quale fin dal primo contatto mi ha dato l'impressione di voler intraprendere un progetto molto serio, impressione che è diventata certezza con il passare del tempo e con l' inizio della stagione agonistica. Inoltre reputo che sia un lusso per la serie B avere un allenatore del calibro di Harry. Questi fattori hanno fanno sì che scegliessi Piacenza per questa stagione, superando di gran lunga il problema della logistica, poiché ogni giorno sono costretto a viaggiare da Milano per motivi di studio».

Gli addetti ai lavori ritengono che il ruolo del portiere abbia una grande importanza nell'equilibrio di una squadra. Quanto pesa questa situazione?
«Sicuramente quello del portiere è un ruolo molto delicato, che necessita di freddezza e grande responsabilità, difatti nella maggior parte dei casi un errore del portiere corrisponde ad un gol subito, mentre un errore di un giocatore di movimento può essere arginato dagli altri compagni. Fin da quando decisi di diventare portiere (all'età di 14 anni), sapevo che era un ruolo molto delicato, però allo stesso tempo mi affascinava molto. Ad oggi sono passati quasi 10 anni e sicuramente con il trascorrere del tempo, ho imparato a gestire le varie pressioni ed a saper gestire i momenti di difficoltà».

Quali sono le sue prime impressioni e le aspettative per questa stagione?
«In questo primo mese di allenamenti ho avuto modo di conoscere i miei compagni di squadra, siamo sicuramente una squadra molto giovane, con tanta voglia di far bene. Sicuramente Harry è l'allenatore giusto per gestire questo tipo di squadra. Guardando le squadre che sono state inserite nel nostro girone, penso che sia un girone molto equilibrato, nel quale ogni partita sarà molto combattuta. Ritengo che abbiamo tutte le carte in regola per disputare un buon campionato».

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