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Giovedì, 25 Aprile 2024
Pallanuoto

Pallanuoto femminile: le promesse Tosi e Brianzi

E’ terminato con un terzo posto nazionale l’avventura delle due giovanissime pallanuotiste piacentine Elena Brianzi e Clara Tosi (classe 1998), che con la Rari Nantes Bogliasco hanno centrato il bronzo alle Finali Nazionali categoria Under 15...

E’ terminato con un terzo posto nazionale l’avventura delle due giovanissime pallanuotiste piacentine Elena Brianzi e Clara Tosi (classe 1998), che con la Rari Nantes Bogliasco hanno centrato il bronzo alle Finali Nazionali categoria Under 15 giocate a Pescara. Entrambe tesserate per la Piacenza Pallanuoto, sono state cedute in prestito per questa stagione alla gloriosa società ligure, insieme a Veronica Martini che però è un Under 17, categoria nella quale la Rari Nantes Bogliasco si è classificata quinta. Abbiamo avvicinato in primis l’allenatrice Neyra Marsili, figlia d’arte, che ha condotto le due giovanili ad altissimi livelli.

Qual è stato l’apporto delle tre giovani piacentine?
«Avevo già allenato la Tosi 2 anni fa, quando conquistammo il quarto posto alle finali di Cosenza: oggi Clara e’ diventata una giocatrice completa alla pari delle più titolate compagne di squadra e la convocazione di questo inverno allo stage della nazionale lo conferma. Per la Brianzi e la Martini e’ stata la prima esperienza: entrambe ricoprono un ruolo non semplice (marcatura del centroboa avversario, ndr) ma hanno fatto passi da gigante dall’inizio della stagione. Elena e’ stata tra le protagoniste di queste finali appena concluse, Veronica ha dato un prezioso apporto alle finali di Avezzano concluse con un quinto posto. Spero di riaverle tutte e tre anche il prossimo anno nelle fila della mia under 17 che si andrà a giocare lo scudetto di categoria».

Elena Brianzi: all’inizio non eri tra le più valorizzate ma man mano che si avvicinava il traguardo ti sei conquistata un posto importante. Quanto sei soddisfatta?
«Sono felicissima di questa esperienza: sarà indimenticabile. Le emozioni che ho provato sono uniche e la soddisfazione di giocare da protagonista e’ indescrivibile. La squadra e’ veramente forte e avremmo meritato lo scudetto: purtroppo la panchina corta ci ha penalizzato oltremodo pregiudicando la finale contro Napoli».

Che ricordo ti lascia un’esperienza così forte ed intensa come quella che ti ha portato al bronzo finale?
«Mi lascia innanzitutto la consapevolezza delle mie forze, la dura lezione di non dare mai per scontato un risultato e l’obbligo di sapersi rimotivare ogni volta per raggiungere l’obiettivo massimo; da un punto di vista tecnico ho acquisito un notevole bagaglio grazie alla bravura delle avversarie e agli errori che abbiamo commesso che ci hanno negato la gioia di una finale scudetto»

Quanta fatica vi costa allenarvi sia a Piacenza che a Bogliasco durante la settimana tenendo conto anche della vostra professione di studentesse?
«E’ veramente complicato e faticoso ma noi siamo la dimostrazione vivente che si può combinare studio e sport impegnativi come la pallanuoto; tra l’altro personalmente coltivo la passione della musica che mi toglie altro tempo prezioso alla mia giornata»

A Clara Tosi invece, autrice tra l’altro di numerose reti nelle finali di Pescara, abbiamo chiesto come ha vissuto questa esperienza.
«Sono scesa in vasca mettendo a frutto l’esperienza di 2 anni fa quando arrivammo quarte: allora ero molto piccola e acerba mentre oggi penso di avere fatto un salto di categoria dando un grosso contributo alla squadra. Sono veramente felice della mia prestazione che e’ frutto del  sacrificio che ho fatto da fine Giugno ad oggi allenandomi tutti i giorni a Bogliasco trascurando le mie vacanze estive. Per questo ringrazio anche i miei genitori che mi hanno permesso di allenarmi per tutto l’anno in modo costante con la squadra del Bogliasco. L’unico rammarico è quello di aver subito il goal del pareggio che ci ha portato ai supplementari della semifinale  (poi persa contro Roma) ad un secondo dalla fine mentre suonava la sirena: perdere in questo modo è devastante ma ti costringe a stringere i denti per non gettare all’aria tutti i sacrifici fatti fino a quel momento. Sono certa che in finale contro Napoli ce la saremmo giocata».

Sappiamo che sei una giocatrice universale e molto duttile al gioco; hai qualche ambizione nel cassetto?
«Mi piacerebbe entrare nel giro della nazionale under 17: sono stata convocata questo inverno per uno stage e spero che Mister Zizza mi dia un’ altra opportunità nonostante sia “sotto leva” perché sono un Under 15».

Voi tre da sole siete importanti per una squadra ormai di qualunque città; a Piacenza che futuro c’è per la squadra femminile?
«Sappiamo che il nostro Presidente fa grandi forzi per mantenere viva la Società, ma siamo anche consapevoli che la pallanuoto femminile viene dopo quella maschile per cui la nostra paura e’ quella di dover emigrare ogni anno da Piacenza per poter giocare a certi livelli. Spero che questo risultato possa aiutare il nostro Presidente a rivedere i progetti del settore femminile e soprattutto che qualche sponsor lo possa aiutare nell’alimentare una disciplina femminile poco conosciuta ma molto interessante dal punto di vista educativo e sportivo».

Quali i programmi del prossimo anno?
«Il desiderio e’ quello di avere una nostra squadra a Piacenza: purtroppo i numeri sono risicati per cui e’ necessario trovare altre ragazze che abbiano voglia di avvicinarsi a questo sport. Il Presidente si e’ detto felice di avere una compagine femminile a Piacenza e sono certa che potremmo allestire una bella squadra grazie alle nostre esperienze con il Bogliasco. Sarebbe un vero peccato abbandonare questo desiderio perché vorrebbe dire per tutte noi giocare in altre città».

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