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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Motori - Pedersoli: «L'obiettivo? Ripetere il grande 2012»

Nel mondiale rally ha regalato passaggi mozzafiato a bordo della Citroën DS3 WRC e il pubblico italiano lo ammira molto non solo per il suo stile di guida, ma anche come persona: semplice, aperto e sempre con il sorriso sulle labbra. Stiamo...

Nel mondiale rally ha regalato passaggi mozzafiato a bordo della Citroën DS3 WRC e il pubblico italiano lo ammira molto non solo per il suo stile di guida, ma anche come persona: semplice, aperto e sempre con il sorriso sulle labbra. Stiamo parlando dell’instancabile Luca Pedersoli, che abbiamo incontrato e ci ha rilasciato un’interessante
intervista.

Hai dimostrato ottime capacità, come sei arrivato fin qua?
«Ho iniziato nel 1996 con il trofeo 500 e zero lire in tasca, ho vinto tutte le gare alle quali ho partecipato in quell'anno nella categoria debuttanti e sono arrivato terzo assoluto prendendo il ricco premio in denaro messo in palio dalla Fiat, l'anno dopo ho vinto la classifica assoluta e il Superpremio 300 milioni nel 1997. Ho fatto 24 gare, sempre primo o secondo e mai un incidente o ritiro. Ecco come ho iniziato, tanta passione e tasche vuote, non col WRC alla prima gara».

Secondo te c’è qualche soluzione per migliorare la disciplina?
«Le devono trovare le persone che sono preposte a fare questo, io penso alle corse».

Una gara che ti ha esaltato?
«Tante, ma quella che è rimasta nel cuore è il Rally di Montecarlo al quale ho partecipato tre volte finendo 11esimo assoluto nel 1999 e primo dei piloti privati».

Hai dei rimpianti?
«Non aver vinto il 1000 Miglia, sono arrivato secondo assoluto per pochi secondi sia nel 2003 che nel 2004».

Hai mai avuto paura in gara?
«In Corsica nel 2000 al debutto con la punto kit car, dopo una gran lotta con Bugalsky e Puras nell'ultima tappa sono volato fuori per la rottura di un mozzo. Me la son vista brutta».

Un episodio curioso o particolare?
«Tutti i tondi o 360 che ho fatto in prove speciali sono curiosi e particolari».

Una gara che vorresti dimenticare in assoluto?
«Nessuna».

La più bella?
«Sicuramente Montecarlo, Sardegna e Sanremo».

Sono ormai tre anni che i rally hanno pochi iscritti, cosa ne pensi?
«In questo periodo di crisi economica anche le corse ne risentono».

Com’è andata la stagione 2012?
«Alla grande! È stata un'emozione conquistare un punto nel WRC e correre con un team ufficiale al fianco di Loeb e Hirvonen».

Cosa riserva il 2013?
«Lo vedremo presto».

Raccontaci un po’ del tuo navigatore.
«Il mio navigatore è Matteo Romano, ingegnere laureato con 110 e lode e tesi sulla Ford Focus WRC con la quale abbiamo vinto il TRA nel 2011. Che dire: è bravo, cercavo una persona seria nel 2009 quando sono tornato alle corse dopo uno stop di cinque anni e l'ho trovata, credo di aver dato a Matteo delle opportunità anche nel campo del lavoro con Magneti Marelli».
Christian Basini

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