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Motonautica F1 - Carella chiude terzo in Ucraina

E venne finalmente il giorno di Philippe Chiappe, 50 anni da compiere a novembre, neocampione del mondo di Endurance, titolo che per la verità detiene da tre stagioni consecutive in tandem con i fratelli Morin, uno dei quali è anche suo genero. Il...

E venne finalmente il giorno di Philippe Chiappe, 50 anni da compiere a novembre, neocampione del mondo di Endurance, titolo che per la verità detiene da tre stagioni consecutive in tandem con i fratelli Morin, uno dei quali è anche suo genero. Il francese di Rouen, che difende i colori del Team Ctic China, era alla 85? gara della carriera, ma il colpaccio non gli era mai riuscito, neppure dopo il crescendo della scorsa stagione quando aveva tentato di rompere le uova nel paniere ad Alex Carella.

Ecco il motivo di tanta commozione sul podio agli squilli della Marsigliese con cui è stato festeggiato il secondo successo francese nelle storia del Mondiale motonautico di F1. L’altra volta, per la precisione, era stata il 16 giugno 2002 ad Helsinki, quando Philippe Dessertenne, l’alter ego, l’uomo ombra, l’amico in cima alla lista di… Facebook, aveva preceduto l’arabo Laith Pharaon e il nostro Massimo Roggiero. Un tocco in più per abbellire la favola: in quella gara nordica, ma guarda un po’, c’era stato l’esordio in F1 di Philippe. Ah, scusate, qui bisogna precisare: di Philippe Chiappe. Giusta l’emozione da podio, insomma, che ha creato un po’ di imbarazzo per un francese che, come i suoi scudieri per la verità, ha fatto una fatica boia, da principiante… alcolico, ad aprire la tradizionale bottiglia di champagne. L’altrettanto tradizionale innaffiamento reciproco, comunque, alla fine è riuscito per la gioia di tutti, coinvolgendo nella doccia Shaun Torrente e Alex Carella, il piacentino bicampione iridato in carica.

DOPPIETTA QATAR - Eccoli lì, i due portacolori del Team Qatar. Ci sono, ci sono, con un bilancio a fine giornata che di sicuro può far sorridere: l’americano, al secondo secondo posto consecutivo della stagione, è diventato il leader della graduatoria mondiale; l’italiano, al secondo terzo posto consecutivo, è lì, in quarta posizione della classifica generale, come un segugio che prima di catturare la preda, ci gioca un po’. Come il gatto col topo. Giusto. Tra gli uomini del poker di testa ci sono poi Chiappe e Sami Selio che, in mattinata, nelle qualifiche posticipate di una giornata, aveva centrato la ventunesima pole della carriera, precedendo Chiappe, Torrente e Carella. Sempre e soltanto loro. Un poker d’assi che ha già scavato un solco di vantaggio sugli altri uomini del Circo Blu. Ed è una buona notizia: quattro piloti di carattere convinti e con le capacità di darsi battaglia da qui a Sharjah, come dice la classifica che li vede raccolti in un fazzoletto: dai 30 punti di Torrente ai 24 di Carella. In mezzo ai due qatarioti (per passione e per mestiere) spuntano i 29 punti di Selio e i 27 di Carella. Che rissa. Ma bella, come bella, anzi di più, è stato il terzo GP dell’Ucraina finalmente baciato (anche) dal sole, come nessuno osava sperare più.

Una gara strana, per altro, perché a quattro di giri dalla fine, come se fosse un’Americana ciclistica, Chiappe e Torrente hanno «rubato» un giro agli avversari e la storia è quasi finita lì, visto che in quel frangente cominciavano i guai di Selio (problemi elettrici), che fin lì pareva in condizioni di ripetere il colpo grosso messo a segno in Brasile. E proprio il brontolio del motore del finlandese, anche lui già due volte campione del mondo, era stata probabilmente la scintilla che aveva acceso i fuochi d’artificio.

CARELLA: «E’ STATA DURA» - E dopo il colpo di mano del tandem Chiappe-Torrente, in effetti, la gara si rianimava ancora di più. Con un trailer mozzafiato mostrato (in 3D?) dai compagni di squadra, Carrella e Torrente, che mai e poi mai, anche con un giro di vantaggio (appunto) lascerebbero la scia al compagno del Team. Va bene così, anche se, lo diciamo sottovoce, proprio per quel tour (giusto dirlo alla francese, stavolta) di margine, l’americano avrebbe potuto (e dovuto?) favorire l’inserimento dell’Alex tricolore. Macchè. Fatica doppia per il piacentino, in «rissa», a quel punto, con Selio dietro e Torrente davanti. Da brividi alcuni sorpassi e controsorpassi, così come poche posizione dietro, stava facendo il solito Francesco Cantando alle prese con Jonas Andersson, Thani Al Qamzi e Youssef Al Rubayan.

«Dura? Altro che - conferma Cantando appena sceso dal podio (per lui il 16° della ancor breve carriera, con 6 vittorie in bacheca) -, non c’è stato un attimo di tregua, Le condizioni del campo di regata le avete viste, magari non abbiamo ballato come nella mattinata con le qualificazioni, ma di salti (e di rischi, corsi un po’ da tutti) se ne sono visti anche stavolta. Vi assicuro che stare dentro il mio catamarano non è stato tanto gradevole. Però e andata e, in queste condizioni, devo essere felice del podio portato a casa. Il… duello con Shaun (Torrente, ndr)? Ci sta, se lo fai con sportività. Guardiamo al lato positivo della giornata: in Brasile ero terzo in classifica con 8 punti di distacco dalla vetta, dopo l’Ucraina sono sempre terzo, ma con 6 punti da recuperare sul leader. Guardate che, in un campionato così tirato, alla fine, due punticini potrebbero contare». Già, meglio essere soddisfatti, magari anche pensando a quello che era successo, neppure 24 ore prima, nelle libere. Bel quinto posto, si è detto tra le righe, per Francesco Cantando, leader del Team Singha. Stringato che più stringato non si può, il suo commento: «Benino, ma bisogna considerare che sto ancora prendendo confidenza con la nuova Blaze, che aveva debuttato soltanto a Brasilia».

GP dell’Ucraina (Kiev-Vishgorod): 1. Chiappe (Fra, Team Ctic China); 2. Torrente (Usa, Qatar) a 24”83; 3. Carella (Ita, Qatar) a 1 giro; 4. Selio (Fin, Mad Croc BaBa); 5. Cantando (Ita, Singha); 6. Andersson (Sve, Azerbaijan); 7. Al Qamzi (Eau, Abu Dhabi); 8. Al Rubayan (Kuw, Atlantic) a due giri; 9. Al Hameli (Eau, Abu Dhabi); 10. Stromoy (Nor, Atlantic) a 3 giri; 11. Lagiannella (Ita, Singha); 12. Roms (Fin, Mad Croc BaBa) a 4 giri; 13. Xiong Ziwei (Cin, Ctic China) a 5 giri; 14. Duarte Benavente (Por, Atlantic) ; 15. Osculati (Ita, Nautica) a 6 giri. Ritirati: Marszalek (Pol, Singha) e Wahlsrwen (Sve, Azerbaijan).

Mondiale (dopo due gare): 1. Torrente (Usa, Team Qatar) punti 30; 2. Selio (Fin, Mad Croc Baba) 29; 3. Chiappe (Fra, Ctic China) 27; 4. Carella (Ita, Qatar) 24; 5. Al Qamzi (Eau, Abu Dhabi) 13; 6. Cantando (Ita, Singha) 13; 7. Al Hameli (Eau, Abu Dhabi) 6; 8. Andersson (Sve, Azerbaijan) e Al Rubayan (Kuw, Atlantic) 5; 10. Lagiannella (Ita, Singha) 3; 11. Stromoy (Nor, Atlantic) 2.

Le gare già disputate - Brasile (Brasilia): 1. Selio (Fin, Mad Croc Baba); 2. Torrente (Usa, Qatar); 3. Carella (Ita, Qatar). Ucraina (Kiev-Vihsgorod): 1. Chiappe (Fra, Ctic China); 2. Torrente (Usa, Qatar); 3. Carella (Ita, Qatar).

Le prossime gare - 3-4 ottobre: GP Liuzhou (Cina); 22-23 novembre: GP Doha (Qatar); 28-29 novembre: GP Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti); 12-13 dicembre: GP Sharjah (Emirati Arabi Uniti).

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