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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mezza Maratona Unicef

Nyakundi: «Una grande prova». La Jerotich: «Sono entusiasta». I piacentini in coro: «Una manifestazione fantastica»

I vincitori della Placentia Half Marathon raccontano la loro gara. I "padroni di casa": «Indescrivibile il passaggio sul Pubblico Passaggio con migliaia di ragazzi ad applaudire»

Fra i piacentini è Matteo Maiocchi il primo a tagliare il traguardo in 1.13.36. Soddisfazione per il risultato di migliore “padrone di casa”, un po’ meno per il crono. «Avevo le gambe dure, speravo di correre in 1.12 invece non ci sono riuscito. Forse ho accusato un avvio troppo rapido che poi mi è costato caro nel finale. Una dedica? Ai miei figli Lorenzo e Matilde che sono i miei primi tifosi. Credo che l’importante fosse arrivare per dare anche un segnale ai giovani. Io ho 42 anni, ho corso recentemente altre due mezzemaratone e sono un po’ stanco. Il percorso? Non è velocissimo, ma l’organizzazione è ottima e il tifo eccezionale».

Per Claudio Tanzi crono di 1.18.13 e secondo posto fra i piacentini. «Sono sincero, è un miracolo essere arrivati al traguardo. Purtroppo ho dovuto fare i conti con una fastidiosa contrattura alla gamba destra, mi sono presentato alla partenza solamente perché eravamo nella mia città e dopo due anni di attesa era obbligatorio esserci. E’ uno dei miei peggiori tempi sulla mezza, ma dopo quello che è successo dovevo tornare, fra l’altro festeggio la maturità con la gara di Piacenza: è la mia diciottesima volta fra maratona, 30 chilometri e prova sui 21 chilometri e 97 metri. Le sensazioni? Indescrivibili. Quando passi sul Facsal fra due ali di folla ti sembra di essere su una nuvola, devi stare attento a non accelerare troppo perché l’entusiasmo è incredibile. E poi tagliare il traguardo di fronte a parenti e amici è splendido».

Fra le donne nessuna ragazza della nostra provincia ha fatto meglio di Marta Miglioli, capace di chiudere in 1.28.35. «Per 12 chilometri – racconta – è andata bene, poi ho fatto un po’ di fatica. Ma era prevedibile, era quanto mi aspettavo con l’allenamento che ho nelle gambe. Il crono non è un granché, ma sono soddisfatta perché è davvero una bella prova, con tanto tifo lungo il percorso, è davvero emozionante. Questa è una manifestazione che va onorata».

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