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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mezza Maratona Unicef

Neanche il diluvio ha rovinato la Placentia Half Marathon. Confalonieri «Problemi ne abbiamo avuti, ma il bilancio è positivo»

Oltre 1400 atleti al traguardo nonostante una giornata incredibilmente negativa dal punto di vista atmosferico. Per il 2018 si sfrutteranno l'ex area della biglietteria degli autobus e il Laboratorio del Genio Pontieri

Questo il post pubblicato su facebook dagli organizzatori Alessandro Confalonieri e Pietro Perotti

Da 22 anni organizziamo la Placentia Marathon. Quando dico “organizziamo” intendo considerare non le centinaia di persone che si impegnano senza nessun guadagno ne riconoscimento personale, ma i sottoscritti Pietro ed Alessandro. Gli unici ai quali va imputato ogni errore e che devono a tutti i partecipanti della 22^ edizione le loro più sentite scuse.
Ma le scuse da sole, non possono essere sufficienti. E’ necessario trovare anche qualche spiegazione e motivazione agli errori commessi. Scuse e motivazioni sono indirizzate non solo agli iscritti, ma anche ai tanti volontari ed a tutte le persone che hanno contribuito e lavorato confidando nel solito positivo risultato.
A loro va il primo pensiero e le prime scuse. La nostra è una organizzazione particolare, ma è inutile cercare di spiegarla in queste righe. Ci sono circa 800 persone che si impegnano per questa manifestazione ed almeno 600 hanno trascorso 2 giorni sotto la pioggia.. Qualcuno di voi ha avuto la capacità, nei propri commenti, di ringraziare i volontari fradici che gli offrivano il bicchiere d’acqua o la spugna o i tanti che garantivano la sicurezza agli incroci, ed a loro siamo veramente grati. Noi non abbiamo assolutamente la capacità di ringraziarli, perchè l’unico vero riconoscimento a cui ambiscono è la vostra soddisfazione.

Gli errori madornali sono stati due: le borse non coperte e l’errore di percorso
Due anni fa abbiamo deciso di abbandonare la data di marzo, sicuramente migliore per chi corre, ed il comodo centro polisportivo. Il motivo è che volevamo dare vita ad una festa che coinvolgesse maggiormente la nostra città, le famiglie, le associazioni, i bambini. E’ stato fatto un grande lavoro che ha portato circa 5000 persone sul Pubblico Passeggio. Nelle ultime due edizioni 1500 bambini hanno accolto tutti i maratoneti dando vita ad un momento unico, nel panorama delle manifestazioni nazionali e forse non solo.
Immaginate il nostro sconforto quando abbiamo compreso che questi bambini che attendevano i maratoneti, se li sono visti passare non tra loro, ma su un’altra strada a poche decine di metri. Come sia potuto accadere? L’errore di percorso a volte capita, ma a noi è accaduto nel modo peggiore e più clamoroso. Abbiamo sicuramente sottovalutato qualcosa e la pioggia scrosciante ha mandato in confusione qualcuno. Cercheremo di capire per fare in modo che per altri 22 anni non ci ricapiti.
La pioggia. Il mese di maggio era stato scelto per la possibilità di avere belle giornate con il fine di organizzare festa e promozione allo sport. Dopo mesi di sole e siccità, ci siamo ritrovate le due giornate più piovose dell’anno, almeno a Piacenza. Avevamo preparato il “piano B”. Ma le giornate sono state non solo piovose, ma ancora di più “incerte”. E così abbiamo ritenuto di rimanere nel Parco Daturi il luogo ideale con una bella giornata, accettabile anche con una leggera pioggia, ma disastroso in caso di diluvio. Abbiamo pensato fosse corretto considerare le previsioni a 12 ore per decidere cosa fare. Per il sabato pomeriggio, le previsioni davano pioggia, quindi abbiamo annullato e spostato ogni attività collaterale. Per la domenica le previsioni alle 7,00 del mattino non davano nessuna possibilità di pioggia. Alle 9,00 ha iniziato a piovere ed ha continuato in maniera torrenziale fino alle 16,00, poi, quasi per eccessivo scherno, è tornato il sole.
Alle 7,00 abbiamo preso la decisione più sbagliata, cioè di fare come l’anno precedente e posizionare le borse sulla pista di atletica. Avremmo potuto metterle sotto le tensostrutture già montate. Giorni prima avevamo portato per scrupolo anche delle copertura in plastica, ma i nostri volontari, considerando “le previsioni di bel tempo”, le hanno utilizzate come fondo sul quale appoggiare le borse per limitare l’eventuale umidità della pista. Poi la pioggia improvvisa ci ha colto impreparati, abbiamo tentato di salvare il salvabile, ma con risultati non certo entusiasmanti. 
E rieccoci, per chi ha voluto leggere arrivando fino a questo punto, a rinnovare le nostre personali scuse e a chiedervi di dare il giusto merito a chi comunque ha offerto tutto il proprio impegno.

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