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Giovedì, 25 Aprile 2024

La sfida di Progetto Vita e della Placentia Half Marathon: una rete sempre più capillare di defibrillatori. VIDEO

La presidente Daniela Aschieri: «Ancora oggi in Italia l'arresto cardiaco miete una vita ogni otto minuti. E' fondamentale intervenire tempestivamente, per questo vogliamo dotare dello strumento salvavita 27 pattuglie dei Metronotte»

«Abbiamo una sfida importante: dotare le 27 pattuglie dei Metronotte di un defibrillatore per creare una rete mobile coordinata dal 118». La Virtual Placentia Half Marathon aiuta anche Progetto Vita, destinando il ricavato all’associazione piacentina che da anni opera sul territorio.

Siamo stati i primi in Europa in questo campo ma la corsa continua.

«L'epidemia silenziosa che si chiama arresto cardiaco – spiega Daniela Aschieri, presidente di Progetto Vita – miete ancora oggi in Italia una vittima ogni otto minuti. Sono più di 60mila le persone che muoiono ogni anno nel nostro Paese; a Piacenza abbiamo fatto tanto, abbiamo triplicato la sopravvivenza da arresto cardiaco ma i numeri assoluti sono ancora bassi e durante la fase pandemica sono peggiorati, raddoppiando. E’ fondamentale intervenire in modo tempestivo».

Quante sono le persone salvate dall’inizio di Progetto Vita fino a oggi?

«Ben 130, l’ultima grazie al tempestivo intervento della moglie e dei figli che hanno utilizzato il defibrillatore nel campo sportivo. Abbiamo complessivamente 1065 strumenti sul territorio, pari a uno ogni 300 abitanti».

Il nome dell’iniziativa è Informare.

«Non solo formare; è sufficiente essere informati, sapere che un defibrillatore non fa male, lo potete usare e non arrecherete alcun danno alla persona che soccorrete perché lo strumento interviene solo se riconosce l’arresto cardiaco. Vogliamo anticipare la legge 14/41 che permette l’utilizzo del defibrillatore anche da chi non ha effettuato un corso».

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