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Kick Boxing

La Yama Arashi dieci volte sul podio agli Italiani di kickboxing a Rimini

Oro per Colla, Marenghi e Tramelli. Il tecnico Gianfranco Rizzi: «Sono molto orgoglioso»

Tre ori, quattro argenti e tre bronzi per un totale di dieci medaglie, tra cui due titoli tricolori. E’ questo il brillante bottino della Yama Arashi ai Campionati italiani Assoluti di Kickboxing a Rimini, organizzati dalla Federkombat e dove il sodalizio piacentino si è messo in mostra nelle varie specialità.

In particolare, è stato il Point fighting a regalare il tris di medaglie d’oro: Davide Colla nei Senior (limite dei 69 chilogrammi) e Camilla Marenghi (Junior, -60 chilogrammi) hanno conquistato il titolo italiano, mentre nelle cinture Gialle Arancio Verdi (Gav) nel limite dei 70 chilogrammi Alice Tramelli si è aggiudicata il Trofeo Italia.

Il settore femminile ha regalato anche un poker di medaglie d’argento, sempre a forte trazione Point fighting: Linda Barbazza ha centrato il secondo posto nei Cadetti -60 chilogrammi, mentre nelle cinture Gialle Arancio Verdi Francesca Colnaghi e Federica Ferri hanno conquistato la piazza d’onore rispettivamente nel limite dei 55 chilogrammi e del +70 chilogrammi. L’unica medaglia di specialità diversa, invece, porta la firma di Nikol Ilieva, d’argento nel Kick Light Junior (-55 chilogrammi).

Infine, i tre bronzi, con il bis personale di Camilla Marenghi, brava a centrare il terzo posto anche nei Senior -60 chilogrammi di Point fighting affiancata dalla compagna di squadra Cristina Colleoni, e di Nikol Ilieva, terza nelle Junior -55 chilogrammi anche nel Light Contact.

«A differenza delle prove interregionali – tira le somme il direttore tecnico della Yama Arashi, Gianfranco Rizzi – molti risultati sono arrivati nel Point fighting, mentre nel Light Contact e nel Kick Light i sorteggi ci hanno estremamente penalizzato. Nel complesso i risultati sono molto positivi e spiccano due aspetti: siamo andati a medaglia con tanti ragazzi e ragazze; inoltre, chi è salito sul podio da febbraio 2020 a oggi non si è mai fermato, allenandosi anche al freddo, al buio e anche quando è nevicato. A seconda dei vari Dpcm che si sono succeduti, abbiamo proseguito l’attività, quasi sempre all’aperto, e questi risultati premiano l’impegno, la costanza e la forza mentale di questi atleti. Sono davvero orgoglioso».

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