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Suprani: «La soluzione del volley, che ha alzato le categorie di un anno, è quella che mi piace di più»

Il presidente regionale del Coni interviene nel dibattito sulla prossima stagione sportiva. «Vorrei evitare, soprattutto a livello giovanile, di cancellare quanto fino ad ora. Anche le Olimpiadi hanno modificato le età di partecipazione di alcune discipline»

«Se devo scegliere dico che la soluzione della pallavolo, che ha spostato in avanti di un anno tutte le categorie giovanili permettendo a chi si era conquistato sul campo le varie finali di giocarsele nella prossima stagione è quella che mi convince di più. D’altronde lo sport sta cercando soluzioni per adeguarsi a questa situazione; anche le Olimpiadi, visto il rinvio al 2021, hanno modificato le età di partecipazione in alcune discipline».

Umberto Suprani è presidente regionale del Coni dal 2013, ma più in generale è nello sport da una vita. Stella d’oro al merito sportivo, arbitro di volley (con Olimpiadi e Mondiali nel curriculum), giornalista sportivo, dirigente, conosce ogni dettaglio di quello che è il suo mondo. Ha contati giornalieri con tecnici e responsabili ed anche in questo periodo di stop obbligato ha il polso esatto di quanto sta succedendo sul nostro territorio e interviene nel dibattito lanciato da Sportpiacenza per la prossima stagione sportiva. «Quando si potrà ripartire – spiega il numero uno del Coni emiliano-romagnolo – mi piacerebbe farlo evitando di cancellare completamente quanto fatto in questa parte di stagione. Io però differenzierei il discorso fra seniores e giovanili. Per i più grandi andrà trovata una soluzione con i tempi previsti dalle autorità. Per i ragazzi invece mi sembra corretto riproporre la stessa situazione e le stesse opportunità di settembre 2019. Per questo mi piace l’idea della Fipav, che ha semplicemente alzato di un anno tutte le categorie».

Suprani fa un passo avanti. «Questa è l’idea che mi convince di più, però mi piacerebbe anche avere il parere dei tecnici. Sono loro che operano sul campo, prima di decidere sarà importante confrontarci con gli allenatori e trovare possibilmente una linea comune per tutte le discipline».

Poi chiarisce il suo pensiero soprattutto sulla differenziazione fra seniores e giovanili. «I ragazzi non hanno limiti temporali particolari e dunque la decisione è più semplice, mentre gli adulti, soprattutto quelli di alto livello, devono fare i conti con un calendario internazionale che si preannuncia intenso. Nel 2021 ci saranno le Olimpiadi, alcune discipline, fra cui ad esempio il basket, dovranno terminare le qualificazioni, il calcio giocherà gli Europei e poi tutti devono fare i conti con le coppe internazionali. Per loro non è facile far quadrare i conti, bisogna incastrare nel modo corretto ogni appuntamento».

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