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Sport amatori: l'elettrocardiogramma non è obbligatorio

Tanto tuonò che alla fine non scese nemmeno una goccia. Preoccupazione di genitori, atleti e società sportive, rischio di un aumento delle spese per l’obbligatorietà di una visita con elettrocardiogramma da parte di chi svolge attività amatoriale...

Tanto tuonò che alla fine non scese nemmeno una goccia. Preoccupazione di genitori, atleti e società sportive, rischio di un aumento delle spese per l’obbligatorietà di una visita con elettrocardiogramma da parte di chi svolge attività amatoriale: il decreto Balduzzi entrato in vigore una settimana fa è già (parzialmente) dimenticato. Resta in vita l’obbligo di un defibrillatore in ogni struttura sportiva, con le società professionistiche che hanno sei mesi di tempo per adempiere e quelle dilettantistiche trenta, ma l’emendamento votato dal Senato e che passerà oggi anche alla Camera cancella buona parte del decreto. Compreso lo spauracchio (economico) di tanti amatori: inserire nelle spese sportive anche quella per un elettrocardiogramma, dal costo compreso fra i 23 e i 35 euro in base alla struttura interessata.

DECRETO - A fare chiarezza sulla vicenda sono stati in mattinata Robert Gionelli, delegato provinciale del Coni, e Giorgio Chiaranda, responsabile del servizio di Medicina dello sport dell’azienda Usl.
«Il decreto Balduzzi - hanno chiarito - ha lasciato la normativa sostanzialmente invariata per lo sport agonistico, mantenendo l’obbligo della visita che prevede anche l’elettrocardiogramma sotto sforzo. Visita che per i minorenni viene effettuata gratuitamente dall’Ausl. Aveva inizialmente introdotto novità sostanziali per chi effettuava attività non agonistica, vale a dire tutte le manifestazioni organizzate dal Coni, dalle federazioni affiliate o dagli enti di promozione, quella amatoriale e anche quella ludico ricreative. In questi ultimi casi, che di fatto racchiudevano quasi tutte le discipline (restavano escluse le bocce e pochissime altre) si rendeva obbligatoria la visita medica con elettrocardiogramma».
Subito si è fatta sentire la voce delle società, sulle quali sarebbe gravata la spesa. Oltretutto molti medici obiettavano che l’elettrocardiogramma da solo non sarebbe stato sufficiente per valutare eventuali rischi, ritenendo dunque il controllo praticamente inutile.

MARCIA INDIETRO
- Così anche il Parlamento ha fatto marcia indietro, almeno in attesa dell’ok definitivo che dovrebbe arrivare oggi dalla Camera.
«Di fatto - tranquillizzano Chiaranda e Gionelli - rispetto allo scorso anno non cambia nulla. Per l’attività agonistica è sempre obbligatoria la visita con elettrocardiogramma sotto sforzo, mentre per quella non agonistica è necessario solo il certificato rilasciato dal medico di famiglia. Ovviamente se esistono pericoli o rischi particolari sarà il medico di base a indirizzare il paziente verso controlli più approfonditi».

Da Gionelli è arrivato poi un appello alle società che operano con il settore giovanile. «Le visite medico sportive per l’attività agonistica sono gratuite e vanno prenotate direttamente all’Asl. Nei mesi di settembre e ottobre spesso c’è un intasamento in vista della ripresa dell’attività, invitiamo pertanto i dirigenti e le famiglie, ovviamente quando è possibile, a prenotare in anticipo».

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