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Rio2016 - Salvoldi: «La squadra merita 11»

Mentre le sue ragazze si meritano tutti i riflettori all’interno di una fantastica Casa Italia ed Elisa Longo Borghini viene travolta da microfoni e telecamere nell’area stampa, Dino Salvoldi se ne resta in disparte. Preferisce...


Mentre le sue ragazze si meritano tutti i riflettori all’interno di una fantastica Casa Italia ed Elisa Longo Borghini viene travolta da microfoni e telecamere nell’area stampa, Dino Salvoldi se ne resta in disparte. Preferisce lasciare la ribalta alle protagoniste, anche se parte del merito per il bronzo conquistato dal ciclismo femminile è anche suo e dello staff.

Meglio di così non poteva proprio andare.
«Assolutamente no. Abbiamo raccolto il miglior risultato possibile, siamo pienamente soddisfatti di quanto abbiamo fatto, della prestazione di Elisa terminata con una medaglia fantastica ma anche del comportamento di tutte le altre ragazze. E’ stata una vera corsa di squadra».

Era la gara che vi eravate immaginati a tavolino o sul percorso è successo qualcosa di particolare e inatteso?
«Parlare a posteriori è sempre più semplice, ma sapevamo che le chiavi erano in mano alle olandesi. Siamo stati presenti in ogni azione senza mai farci trovare impreparati. Poi quando è arrivato il momento di calare il nostro asso nella manica lo abbiamo fatto. Direi che alla fine per come sono andate le cose anche nella prova maschile è una medaglia che il ciclismo italiano ha fortemente voluto».

Possiamo dire che la squadra merita 10?
«No, direi 11».

E lo staff anche.
«Noi godiamo e siamo felici dei risultati delle ragazze, dobbiamo metterle nelle condizioni migliori per esprimersi e dare in gara tutto quello che hanno. Il risultato ci gratifica ma saremmo stati comunque contenti, perché quando indossano la maglia azzurra diventano delle tigri».
Dal nostro inviato a Rio de Janeiro

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