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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ciclismo

Le campionesse mondiali Zanardi e Collinelli: «Che emozione e che grande soddisfazione»

Le due protagoniste del VO2 Team Pink commentano il successo iridato insieme al commissario tecnico Salvoldi, al presidente Andrina e al papà-ds Andrea Collinelli

IL PAPA’-DS  - Genitore e direttore sportivo, nonché campione del passato. Molteplici punti di vista che regalano un altrettanto variegato tourbillon di emozioni. Sono stati minuti intensi quelli vissuti da Andrea Collinelli, presente sulle tribune di Aigle. Papà di Sofia, l’ex campione olimpico dell’Inseguimento individuale ad Atlanta 1996 ha seguito la gara anche con l’occhio competente e interessato di direttore sportivo della formazione Donne Juniores del VO2 Team Pink dove militano le due neo-iridate. Un dato è certo: ora in famiglia Andrea non è più l’unico campione del mondo nel quartetto, specialità che lo ha incoronato nel 1996 e nel 1997 a Manchester e a Perth.

“E’ arrivato un ottimo risultato – spiega Collinelli – per Sofia ci si aspettavano gioie nella prossima stagione essendo al primo anno Junior, invece è già arrivata questa medaglia d’oro insieme alle compagne. Il quartetto azzurro è stato ben preparato per l’evento e si è visto. Per la nostra squadra, avere due atlete su cinque sul gradino più alto del podio è una grandissima soddisfazione. In tribuna si soffre maggiormente rispetto a quando sei in pista, ma seguire la figlia e le compagne ti fa riaffiorare i ricordi di quando correvi”.

ORGOGLIO VO2 TEAM PINK – “E’ il momento più alto della nostra giovane storia triennale – spiega il presidente Gian Luca Andrina, presente ad Aigle  – poi c’è un Mondiale da finire, un Europeo alle porte e ancora un italiano da correre. Due atlete che conquistano una maglia iridata rappresentano uno straordinario risultato che ripaga gli sforzi quotidiani di tutti e in questo c’è anche la componente-società.  Ringraziamo i nostri sponsor, parte fondamentale per la nostra attività quotidiana”.

In Svizzera c’era anche il team manager Stefano Solari. “Ho accusato la tensione fin dal mattino – confessa il dirigente piacentino – e me ne sono liberato solo al traguardo, pur sapendo che l’Italia avrebbe potuto farcela. Complimenti alle ragazze e soprattutto ai tecnici: la nazionale è un valore aggiunto, mentre il nostro merito è quello di averci creduto sempre”.

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