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La magia del Giro d'Italia che trasforma ogni giorno nella domenica. Il calore dei piacentini. FOTO e VIDEO

Grande entusiasmo sul Facsal per i campioni della carovana rosa che mancava nella nostra città dal lontano 2006. Pioggia, freddo, vento e norme anticovid non hanno fermato la passione dei piacentini. Nibali il più applaudito, ma i decibel si alzano anche per Sagan, Bernal e Filippo Ganna. Il nostro viaggio

“Il Giro d’Italia ha la capacità di trasformare ogni giorno nella domenica”. Così scriveva una quindicina d’anni fa Candido Cannavò in uno dei suoi tanti editoriali che aprivano le tre settimane di emozioni forti, duelli, volate, fughe in piano, in salita o giù in discesa a rotta di collo; anche di tragedie. Il papà della Gazzetta dello Sport - l’ha diretta per 19 anni - e con un debole per la Carovana Rosa riuscì, in una singola riga, a racchiudere tutta quanta la magia della corsa a tappe più amata dagli italiani (insieme al Tour, decidete voi chi prima e chi dopo).

Il Giro d’Italia torna a Piacenza a 15 anni di distanza. E’ già passato innumerevoli volte sul nostro territorio, l’ultima giusto nel 2019, ma si è sempre trattato di un transito. L’ultima volta che un tappa partì da Piazza Cavalli, quindi con tutto il divertimento che porta con sé - villaggio, ammiraglie, la fila sterminata della carovana commerciale - era il lontano 2006. Cronosquadre Piacenza-Cremona. Quel giorno tutti i cronisti sportivi piacentini erano alla ricerca di Lance Armstrong, il texano, nelle vesti di direttore sportivo, guidava la Discovery Channel. Il cowboy dagli occhi di ghiaccio non scese mai dalla sua ammiraglia, prima barricato dietro i vetri scuri nel parcheggio di Viale Malta, successivamente lanciò ai cronisti piacentini una sola frase, strappata in Piazza Cavalli, quando abbassò il finestrino della macchina per salutare un altro grande campione e suo amico, il piacentino Pierangelo Vignati, oro alle ParaOlimpiadi di Sydney 2000 nel ciclismo.
“Chi vince il Giro”? Gli chiesero. «Non lo so» furono le uniche tre parole dell’americano che 6 anni dopo sarà squalificato a vita per l’uso di doping. Ma questa è un’altra storia.

Giro foto 1

Torniamo alla corsa di maggio che riporta finalmente in vetrina la nostra città. E sì, Cannavò ha sempre avuto ragione, quando arriva il Giro sembra domenica anche se è martedì e piove a dirotto. Cioè un giorno di festa. Cioè divertimento. Cioè spensieratezza. E poco importa se non è come dovrebbe essere, contagi e Covid ormai condizionano tutto, ci esaltiamo per un migliaio di persone e qualche altro sparso lungo il percorso, ben distanziati cercando di non fare assembramenti. Sulla nostra passeggiata - ho lasciato ad altri colleghi il cuore della piazza, il Giro mi piace viverlo tra la gente - incontriamo un grande amico di sportpiacenza.it, il famoso travelblogger piacentino Claudio Pelizzeni (giro del mondo senza aerei, cammino per Santiago col voto del silenzio, oggi organizza viaggi “speciali” con i ragazzi di SiVola.it, fateli perché sono un toccasana per l’anima) e quindi decidiamo di farci la mattinata insieme, nella zona bella, quella davvero bella. Piazza Cavalli si anima fin dalle 9 del mattino, vetrine allestite a tema per i negozi e una manciata di entusiasmo.

Giro foto 3

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