Il ciclismo piange la scomparsa di Piero Maserati
Se ne è andato come, in pratica, ha sempre vissuto: in sella alla sua bicicletta. Piero Maserati, personaggio conosciutissimo nellambiente ciclistico non solo piacentino, è rimasto oggi vittima di un tragico incidente stradale (leggi qui) nei...
Se ne è andato come, in pratica, ha sempre vissuto: in sella alla sua bicicletta. Piero Maserati, personaggio conosciutissimo nellambiente ciclistico non solo piacentino, è rimasto oggi vittima di un tragico incidente stradale (leggi qui) nei pressi di ponte Paladini.
Nato il 5 aprile 1934 a Gazzola, fu il primo dei fratelli Maserati a dedicarsi allagonismo, prima da Allievo e poi da Dilettante, categoria nella quale debuttò nel 1953 con la maglia del Pedale Biancorosso, imponendosi nella prova di eliminazione della tipo-pista di San Giorgio Piacentino. Lanno dopo sfiorò il clamoroso successo nella Milano-Ospedaletto, quando, nella volata conclusiva terminò secondo. Nella sua carriera conseguì numerosi altri piazzamenti, fuori provincia e in corse classiche piacentine come il G.p. Esercenti di Agazzano (terzo nel 1954), il Giro della Vernasca (settimo nel 1955) e Giro del Penice (nono nel 1953). Penalizzato dagli impegni di lavoro e afflitto da una noiosa sciatalgia, abbandonò presto le gare, per poi rientrare nel 1959 con la casacca del Gruppo sportivo Mais. Una breve parentesi, quindi il ritiro definitivo.
Ma il ciclismo, lui, laveva davvero nel sangue e questa passione finì per coinvolgere tutta la sua famiglia. Seguì così con partecipazione le carriere dei fratelli Luigi (prima fortissimo dilettante e poi valido professionista con il Gs Gazzola), Vittorio e Francesco, quindi quelle del figlio Simone e dei numerosi nipoti: lultimo di loro, Alessandro (figlio di Francesco), è stato a sua volta professionista nel Team Lpr e nella Flaminia.
Sempre con fratelli (nel frattempo, anche il più giovane, Giulio, era entrato nellambiente), gareggiò a lungo nei cicloamatori e fondò il Gs Maserati, che nel 1989, dopo la morte di Luigi (anche lui morto tragicamente in un incidente stradale), assunse il nome di Gs Luigi Maserati. La società ha avuto una lunga militanza in tutte le categorie giovanili, fino ad approdare al dilettantismo e poi al professionismo, con le insegne del Team Lpr.
Sempre in gambissima, a dispetto delletà non più verde, Piero continuava a seguire da vicino tutte le vicende della Viris-Maserati, la squadra che oggi porta il nome di una famiglia ha fatto la storia del nostro ciclismo, ma soprattutto non rinunciava mai al suo quotidiano giro in bicicletta.
Ora sono in tanti a piangere uno sportivo vero, ma prima di ogni altra cosa - una persona profondamente buona ed altruista, sempre prodiga di consigli e parole di incoraggiamento.
Graziani Zilli
La redazione di Sportpiacenza e tutti i suoi collaboratori si associano al lutto dei famigliari
Nato il 5 aprile 1934 a Gazzola, fu il primo dei fratelli Maserati a dedicarsi allagonismo, prima da Allievo e poi da Dilettante, categoria nella quale debuttò nel 1953 con la maglia del Pedale Biancorosso, imponendosi nella prova di eliminazione della tipo-pista di San Giorgio Piacentino. Lanno dopo sfiorò il clamoroso successo nella Milano-Ospedaletto, quando, nella volata conclusiva terminò secondo. Nella sua carriera conseguì numerosi altri piazzamenti, fuori provincia e in corse classiche piacentine come il G.p. Esercenti di Agazzano (terzo nel 1954), il Giro della Vernasca (settimo nel 1955) e Giro del Penice (nono nel 1953). Penalizzato dagli impegni di lavoro e afflitto da una noiosa sciatalgia, abbandonò presto le gare, per poi rientrare nel 1959 con la casacca del Gruppo sportivo Mais. Una breve parentesi, quindi il ritiro definitivo.
Ma il ciclismo, lui, laveva davvero nel sangue e questa passione finì per coinvolgere tutta la sua famiglia. Seguì così con partecipazione le carriere dei fratelli Luigi (prima fortissimo dilettante e poi valido professionista con il Gs Gazzola), Vittorio e Francesco, quindi quelle del figlio Simone e dei numerosi nipoti: lultimo di loro, Alessandro (figlio di Francesco), è stato a sua volta professionista nel Team Lpr e nella Flaminia.
Sempre con fratelli (nel frattempo, anche il più giovane, Giulio, era entrato nellambiente), gareggiò a lungo nei cicloamatori e fondò il Gs Maserati, che nel 1989, dopo la morte di Luigi (anche lui morto tragicamente in un incidente stradale), assunse il nome di Gs Luigi Maserati. La società ha avuto una lunga militanza in tutte le categorie giovanili, fino ad approdare al dilettantismo e poi al professionismo, con le insegne del Team Lpr.
Sempre in gambissima, a dispetto delletà non più verde, Piero continuava a seguire da vicino tutte le vicende della Viris-Maserati, la squadra che oggi porta il nome di una famiglia ha fatto la storia del nostro ciclismo, ma soprattutto non rinunciava mai al suo quotidiano giro in bicicletta.
Ora sono in tanti a piangere uno sportivo vero, ma prima di ogni altra cosa - una persona profondamente buona ed altruista, sempre prodiga di consigli e parole di incoraggiamento.
Graziani Zilli
La redazione di Sportpiacenza e tutti i suoi collaboratori si associano al lutto dei famigliari