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Guarnieri pronto per gli Europei: «Mi sento bene; l'Italia sulla carta è tra le squadre più complete»

Il ciclista piacentino in gara domenica a Glasgow: abbiamo la possibilità di portare a casa il titolo, poi vedremo come si evolverà la corsa

Il circuito scozzese – lungo 14,4 km, da ripetere 16 volte per un totale di 230,4 km - è tortuoso, senza particolari difficoltà altimetriche (ci sono quattro strappi al 4%), essenzialmente adatto per sprinter resistenti che tuttavia strizza l'occhio anche a finisseur che volessero sfruttare il trampolino di lancio dato dall'ultimo “dentino” ai -4 km dal traguardo: Viviani (quindici sigilli finora e che in questi giorni di due anni trionfava in pista alle Olimpiadi di Rio) parte con i favori del pronostico ma bisognerà fare attenzione a Kristoff e al solito Sagan (rispettivamente gli ultimi due campioni europei), al tedesco Degenkolb, agli olandesi Van Der Poel e Hofland, al britannico Swift, al francese Coquard, allo sloveno Mohoric, al danese Hansen, allo svizzero Albasini e ai belgi Van Aert e Stuyven.

Per Jacopo Guarnieri – che ha appena rinnovato per altri due anni con la Groupama-Fdj e che compirà 31 anni il prossimo 14 agosto – l'Italia può essere buona protagonista (Viviani, Colbrelli, Trentin, Cimolai, Puccio, Ballerini e Canola gli altri convocati): «A livello personale sto bene, sono uscito dal Tour con una buona condizione e sono pronto per il compito di gregario che dovrò ricoprire. Il tracciato non lo abbiamo ancora visionato e probabilmente non riusciremo a provarlo prima della gara perchè si passa da alcune zone pedonali che non hanno ancora bloccato, ma guardandolo dalla mappa sembra molto nervoso, pieno di curve come mi avevano già anticipato. La nostra squadra sulla carta è tra le più complete ed attrezzate rispetto alle altre nazionali, abbiamo nomi importanti e in un circuito così nervoso sarà importante stare davanti o comunque aiuterà tanto. Possiamo davvero fare bene, Viviani sta pedalando bene, come ha dimostrato in pista, poi abbiamo altre frecce da usare come Colbrelli e Trentin, che potrebbero entrare nelle fughe. Abbiamo la possibilità di portare a casa il titolo, poi naturalmente vedremo come si evolverà la corsa».

Dopo gli Europei, Guarnieri correrà in successione la classica di Amburgo (19/8), il Tour du Poitou-Charentes (21-24/8), la Brussels Cycling Classic (ex Parigi-Bruxelles) e il GP Fourmies (1-2/9) ma nel frattempo spera di aver contribuito alla conquista azzurra della maglia con le tre stelle.

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