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Giorgia Bronzini pronta per il Mondiale con tanta voglia di rivincita

La piacentina sabato corre in Norvegia la sua quindicesima rassegna iridata. «Ho dovuto fare i conti con un po' di bronchite e parto con qualche incognita. Mi aspetto una gara molto dura»

Mercoledì 20 settembre la Nazionale Italiana è volata a Bergen, il ct Salvoldi – che tiene sempre sulla corda le veterane per avere il massimo da loro – ha allestito una formazione generosa, pronta alla battaglia contro le più forti (olandesi su tutte) e con tre punte da giocare per diverse soluzioni: Bronzini per l'arrivo a ranghi compatti, Longo Borghini e Cecchini qualora la corsa creasse una forte selezione, mentre Guderzo, Ratto e le giovanissime Balsamo e Bertizzolo dovranno lavorare nelle fasi intermedie.

«Noi ragazze – prosegue la piacentina, quest'anno vicecampionessa d'Italia e che correrà anche nel 2018 con qualche novità che annuncerà fra alcune settimane – vivremo e correremo sull'Olanda, dove saranno loro dovremo esserci anche noi. A costo di essere ripetitiva, ma le olandesi, che saranno in 8, una in più rispetto alle azzurre, grazie al titolo europeo vinto dalla Vos, saranno il faro della gara come ormai capita negli ultimi anni senza tralasciare alcune nazionali che possono contare su atlete capaci di grandi colpi: penso alla britannica Lizzie Armitstead che pare abbia già recuperato dopo l'operazione all'appendicite, alle statunitensi Megan Guarnier e Coryn Rivera, che quest'anno è andata fortissimo e ha vinto molto, alla finlandese Lotta Lepisto, che ha giocato un po' a nascondino correndo poco ultimamente e più abituata al meteo scandinavo, alla mia compagna di club la belga Jolien D'Hoore, che potrebbe pagare un eventuale forte ritmo sulla salita o ancora alle australiane o alle tedesche. La tattica la dobbiamo ancora pianificare, però bisognerà tenere gli occhi bene aperti e stare attente a tutto, poi vedremo come si evolverà la gara dato che correremo su una distanza molto più lunga del solito e che potremmo trovare un clima ostile, con freddo, pioggia e vento. La salita è molto lontana dal traguardo, però se dopo metà gara la faremo a gas aperto ad ogni giro, allora potrebbe creare molta selezione anche prima del previsto. Secondo me vedremo delle corse molto dure, nessuna categoria arriverà in volata o quanto meno con un gruppo molto ristretto e noi dovremo farci trovare pronte».

Non resta che aspettare, in Norvegia per Bronzini e compagne gli stimoli e i presupposti per migliorare lo scorso Mondiale o il recente Europeo ci sono tutti.

Simone Carpanini

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