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Ciclismo

Giorgia Bronzini pronta per il Mondiale con tanta voglia di rivincita

La piacentina sabato corre in Norvegia la sua quindicesima rassegna iridata. «Ho dovuto fare i conti con un po' di bronchite e parto con qualche incognita. Mi aspetto una gara molto dura»

Basterebbe la sua voglia di rivincita che conserva dalla scorsa rassegna iridata in Qatar, quando un forte virus intestinale mise fuori gioco Giorgia Bronzini la sera prima di una gara – adatta più che mai a velociste – che l'avrebbe vista certamente come terminale offensivo azzurro nella volata generale con buone possibilità di andare a podio. Oppure basterebbe anche il bruciante argento conquistato il 5 agosto (due giorni dopo il suo compleanno) agli ultimi Europei per farla partire per la Norvegia ancora più agguerrita in vista degli imminenti Mondiali, iniziati a Bergen e che termineranno il 24 settembre.

L'appuntamento per la prova in linea femminile è fissato per sabato 23, partenza alle 13:30: circuito cittadino di 19,1 km, comprendente poco prima di metà giro la salita di Salmon Hill (letteralmente collina del salmone, lunga 1,5 km al 6,4% medio) da ripetere 8 volte per un totale di 152,8 km. Una distanza importante per le donne, vista solo nelle grandi occasioni come classiche del Nord o tappe regina dei grandi giri, che potrebbe diventare ancora più impegnativa a causa del previsto clima avverso. Trovare motivazioni in una gara del genere, per lei che è alla quindicesima partecipazione (prima volta nel 2002), che ha vinto due ori nel favoloso “back to back” 2010-2011, un bronzo nel 2007 e ottenuto un quarto posto nel 2014 che grida ancora vendetta, ci vuole veramente poco: quest'anno la 34enne piacentina della Wiggle-High5 ha vinto solo una volta – il 14 maggio a Sacramento nel Giro di California, toccando quota 114 successi – ha aiutato molto le compagne di club a conquistare tanti successi e sa che la concorrenza nella terra dei fiordi sarà altissima, però sa altrettanto bene che l'Italia può fare risultato.

Per farlo la Bronzini si affiderebbe ancora ad un fresco rituale portafortuna: prima degli Europei danesi si era allenata a casa, come in questi giorni, ed aveva allentato la tensione andando ad alcune sagre nostrane togliendosi qualche peccato di gola e ritrovando anche il sorriso per una buona condizione, lei che su questo aspetto tendenzialmente non si sbilancia mai troppo in positivo: «Ecco, posso dire che andare alle feste di paese di questo periodo sarebbe un problema perché ora ci sono principalmente quelle dei nostri vini e non so se recupererei in tempo. Battute a parte, dalla gara di Plouay del 26 agosto in avanti sono alle prese con una bronchite che va e viene, difficile da smaltire e che mi ha condizionato l'avvicinamento. Il meteo degli ultimi giorni mi ha preparato a quello che troveremo lassù però non mi aiutato a guarire del tutto, quindi parto con ancora qualche incognita sulla mia forma».

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