Cross - Marco Aurelio Fontana terzo in Coppa del Mondo
Il cross lo ha sempre lasciato in secondo piano, perché lui non si esalta nel fango ma con il sole che brucia sul collo. Però per non perdere lallenamento Marco Aurelio Fontana si è presentato al via anche della Coppa del Mondo di cross alle...
Il cross lo ha sempre lasciato in secondo piano, perché lui non si esalta nel fango ma con il sole che brucia sul collo. Però per non perdere lallenamento Marco Aurelio Fontana si è presentato al via anche della Coppa del Mondo di cross alle Capannelle, a Roma; partendo dalla penultima fila ha rimontato 40 avversari chiudendo al terzo posto. Dopo sette anni un italiano torna sul podio nella specialità: un avvenimento festeggiato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi con tre quarti di pagina interamente dedicati al biker piacentino. In cui si dà spazio allimpresa sportiva, come è giusto che sia, ma anche alluomo Fontana.
Il giornalista Paolo Marabini scrive il bronzo olimpico della mountain bike non è mai banale e infatti a lato dellampio articolo dedicato alla gara ci sono alcune delle frasi di Marco Aurelio. Fresco sposo e piacentino dadozione, che ha corso con la maglia tricolore e la bandiera sudafricana sul petto per ricordare Burry Stander, quinto a Londra morto investito giovedì scorso. «Glielo dovevo, è stato un grande» ricorda Fontana. Così come è un grande Marco Aurelio, capace di partire dal fondo del gruppo, di correre tre giri praticamente da solo fra i primi e gli inseguitori e poi di allungare per andare a prendersi un meritatissimo podio.
Adesso che è un personaggio e tutti si accorgono di lui lo attendono ai Tricolori di domenica a Vittorio Veneto, dove andrà a caccia del quinto successo. Ma deve ancora decidere se partecipare ai Mondiali di Louisville in calendario il 3 febbraio. «Devo collaudare i materiali per la stagione di mountain bike, il mio traguardo sono i Mondiali di metà marzo in Sudafrica».
Il giornalista Paolo Marabini scrive il bronzo olimpico della mountain bike non è mai banale e infatti a lato dellampio articolo dedicato alla gara ci sono alcune delle frasi di Marco Aurelio. Fresco sposo e piacentino dadozione, che ha corso con la maglia tricolore e la bandiera sudafricana sul petto per ricordare Burry Stander, quinto a Londra morto investito giovedì scorso. «Glielo dovevo, è stato un grande» ricorda Fontana. Così come è un grande Marco Aurelio, capace di partire dal fondo del gruppo, di correre tre giri praticamente da solo fra i primi e gli inseguitori e poi di allungare per andare a prendersi un meritatissimo podio.
Adesso che è un personaggio e tutti si accorgono di lui lo attendono ai Tricolori di domenica a Vittorio Veneto, dove andrà a caccia del quinto successo. Ma deve ancora decidere se partecipare ai Mondiali di Louisville in calendario il 3 febbraio. «Devo collaudare i materiali per la stagione di mountain bike, il mio traguardo sono i Mondiali di metà marzo in Sudafrica».