6 Giorni delle Rose: Lamon-Scartezzini sempre in vetta
Mentre la 18esima 6 Giorni delle Rose di Fiorenzuola dArda conclude la sua prima parte, i veneti Michele Scartezzini e Francesco Lamon si confermano leader e si apprestano ad affrontare la fase decisiva della competizione con la maglia bianca...
Mentre la 18esima 6 Giorni delle Rose di Fiorenzuola dArda conclude la sua prima parte, i veneti Michele Scartezzini e Francesco Lamon si confermano leader e si apprestano ad affrontare la fase decisiva della competizione con la maglia bianca Siderpighi sulle spalle. La terza serata, per la verità, non ha riservato particolari sussulti, anche perché lunica gara in programma valida per la classifica della 6 Giorni è stato il Giro Lanciato. Una prova comunque sempre spettacolare, che non ha mancato di scaldare il pubblico del velodromo Attilio Pavesi ed ha incoronato per la seconda serata consecutiva i cechi Jan Dostal e Ondrej Vendolsky (Caffè Ramenzoni), che hanno fermato il cronometro a 21467. Primi dei battuti ancora Viviani e Buttazzoni (Bft Burzoni), col tempo di 21'519. Terza piazza per gli elvetici Olivier Beer e Gael Suter (Acef), in 21519.
Immutato il podio provvisorio della Sei Giorni, con Scartezzini-Lamon in testa con 28 punti, seguiti, a un giro di distacco, da Viviani-Buttazzoni (54 punti) e Imhof-Perizzolo (32). Decisamente ricco il programma delle altre gare Classe 1 UCI: di elevato livello tecnico lAmericana Elite (127 giri, pari a 50 km, e 10 sprint), che ha riservato come sempre spettacolo, vivacizzato soprattutto dal duello tra le coppie Viviani Bertazzo (vicecampioni del mondo in carica) e Imhof - Perizzolo. Un confronto deciso allultimo traguardo, che ha visto Viviani cogliere un prezioso secondo posto. I due azzurri hanno così terminato a 39 punti, mentre Imhof - Perizzolo si sono fermati a 33. Il podio è stato completato da Buttazzoni e Scartezzini.
Dopo cinque prove e la Corsa a punti finale, si è concluso lOmnium Donne Elite, con il successo più che meritato di Tamara Balabolina. Già al comando della classifica al via della Corsa a punti conclusiva (con i punteggi dei vari sprint direttamente in classifica generale), la russa (tre campionati europei Under 23 vinti nel 2014) ha rintuzzato tutti gli attacchi alla sua leadership, conquistando il primo posto finale con 190 punti, davanti allolandese Kirsten Wild (179), campionessa del mondo in carica nella scratch, e alla danese Amelie Dideriksen (170), iridata 2013 e 2014 tra le Juniores su strada. Scendendo nel dettaglio delle prove precedenti, la francese Laurie Berthon ha vinto i 500 Metri da fermo in 37473, davanti alla giapponese Sakura Tsukagoshi (37821) e alla stessa Balabolina (37878). Quindi, il Giro Lanciato, è stato appannaggio della Wild (23949), che ha preceduto la Tsukagoshi (23776) e Dideriksen (24823).
Nellinseguimento individuale Elite, netta affermazione in 431691 del russo Dmytri Sokolov, che già aveva fatto segnare il miglior tempo di qualifica. Nel confronto decisivo, niente da fare il giovane e promettente italiano Filippo Ganna (36'536). Il terzo posto se lo è aggiudicato il neozelandese Aaron Gate (431691), superando nella finalina il kazako Artyom Zakharov (436547).
Durante la riunione è andato in scena anche un mini-Omnium in tre prove riservato agli Juniores, vinto in extremis da Nicolai Ilichev, grazie al giro guadagnato (con i relativi 20 punti di abbuono) nella decisiva Corsa a punti quando ormai mancava pochissimo alla conclusione della gara. Alle spalle del russo (67 punti), secondo posto davvero amaro per litaliano Matteo Donegà (60), che ha visto così sfumare una vittoria che pareva ormai sicura. Sullultimo gradino del podio è invece salito laltro russo Igor Vasileski (18). Nelle due prove precedenti si erano imposti Aleksiuk Serafim (Scratch) e Stefano Moro (Eliminazione).
Immutato il podio provvisorio della Sei Giorni, con Scartezzini-Lamon in testa con 28 punti, seguiti, a un giro di distacco, da Viviani-Buttazzoni (54 punti) e Imhof-Perizzolo (32). Decisamente ricco il programma delle altre gare Classe 1 UCI: di elevato livello tecnico lAmericana Elite (127 giri, pari a 50 km, e 10 sprint), che ha riservato come sempre spettacolo, vivacizzato soprattutto dal duello tra le coppie Viviani Bertazzo (vicecampioni del mondo in carica) e Imhof - Perizzolo. Un confronto deciso allultimo traguardo, che ha visto Viviani cogliere un prezioso secondo posto. I due azzurri hanno così terminato a 39 punti, mentre Imhof - Perizzolo si sono fermati a 33. Il podio è stato completato da Buttazzoni e Scartezzini.
Dopo cinque prove e la Corsa a punti finale, si è concluso lOmnium Donne Elite, con il successo più che meritato di Tamara Balabolina. Già al comando della classifica al via della Corsa a punti conclusiva (con i punteggi dei vari sprint direttamente in classifica generale), la russa (tre campionati europei Under 23 vinti nel 2014) ha rintuzzato tutti gli attacchi alla sua leadership, conquistando il primo posto finale con 190 punti, davanti allolandese Kirsten Wild (179), campionessa del mondo in carica nella scratch, e alla danese Amelie Dideriksen (170), iridata 2013 e 2014 tra le Juniores su strada. Scendendo nel dettaglio delle prove precedenti, la francese Laurie Berthon ha vinto i 500 Metri da fermo in 37473, davanti alla giapponese Sakura Tsukagoshi (37821) e alla stessa Balabolina (37878). Quindi, il Giro Lanciato, è stato appannaggio della Wild (23949), che ha preceduto la Tsukagoshi (23776) e Dideriksen (24823).
Nellinseguimento individuale Elite, netta affermazione in 431691 del russo Dmytri Sokolov, che già aveva fatto segnare il miglior tempo di qualifica. Nel confronto decisivo, niente da fare il giovane e promettente italiano Filippo Ganna (36'536). Il terzo posto se lo è aggiudicato il neozelandese Aaron Gate (431691), superando nella finalina il kazako Artyom Zakharov (436547).
Durante la riunione è andato in scena anche un mini-Omnium in tre prove riservato agli Juniores, vinto in extremis da Nicolai Ilichev, grazie al giro guadagnato (con i relativi 20 punti di abbuono) nella decisiva Corsa a punti quando ormai mancava pochissimo alla conclusione della gara. Alle spalle del russo (67 punti), secondo posto davvero amaro per litaliano Matteo Donegà (60), che ha visto così sfumare una vittoria che pareva ormai sicura. Sullultimo gradino del podio è invece salito laltro russo Igor Vasileski (18). Nelle due prove precedenti si erano imposti Aleksiuk Serafim (Scratch) e Stefano Moro (Eliminazione).