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La Perugino è campionessa europea di canottaggio. «Adesso sogno i Mondiali»

In Polonia la piacentina trionfa nel quattro di coppia pesi leggeri Under 23. La sua storia: dalla frattura che le ha precluso i Mondiali al "trasferimento" dal singolo, che prima odiava e attualmente adora

Da Piacenza al tetto d’Europa. E’ il percorso compiuto da Maria Sole Perugino, diciannovenne cresciuta alla Vittorino da Feltre capace di conquistare il titolo continentale a Kruszwicka, in Polonia, con il quattro di coppia pesi leggeri Under 23. Una vittoria meritatissima arrivata al termine di un’estate strana e molto intensa, in cui Maria Sole ha anche sostenuto la maturità al Gioia (frequentava il Liceo linguistico) «e per non farmi mancare niente ho anche preso la patente» ride riassumendo un periodo senza sosta.

Intanto festeggia l’oro europeo arrivato alla prima chiamata in azzurro: meglio di così non poteva andare, esordio e subito sul gradino più alto del podio insieme a Sara Borghi, Greta Schwartz e Matilde Barison al termine di una gara durissima in cui le azzurre si sono lasciate alle spalle la temibile Germania.

Nata a Milano ma trasferitasi nella nostra città a soli tre anni, la Perugino ha iniziato a praticare canottaggio alla Vittorino sotto la guida di Paolo Michelotti e Marco Savino. Il salto di qualità arriva durante la pandemia, quando Maria Sole invece di abbattersi sfrutta il periodo di sosta obbligata per rilanciare. «Ho iniziato ad allenarmi da casa con il remoergometro e i risultati mi hanno portato sotto la lente dei tecnici della nazionale». Il tutto sempre seguendo i consigli, tecnici ma in molti casi anche psicologici, di Marco Savino ex canottiere che vanta in bacheca quindici titoli italiani, un secondo posto ai Mondiali Junior e due partecipazioni ai Mondiali assoluti.

Perugino vittoria Europei canottaggio 2021-2

E’ singolare la storia sportiva di Maria Sole: «I tecnici mi hanno trasferito sul singolo, che inizialmente odiavo e ora invece adoro. Lo scorso anno puntavo ai Mondiali Juniores invece mi sono dovuta arrendere a una frattura alla costola, quest’anno ci ho riprovato ma ho mancato la qualificazione per tre decimi. Così ho cercato la qualificazione agli Europei con il doppio, ma non siamo riusciti a fare la barca». Una serie di imprevisti che avrebbe abbattuto chiunque. Non la diciannovenne piacentina, che in un batter d’occhio si è trasferita sul quattro di coppia pesi leggeri. «A Gavirate avevano tre ragazze di ottimo livello, ne serviva una quarta e ci siamo unite. Il mese di agosto è stato interamente dedicato agli allenamenti, mi sono trasferita e sono stata ospitata in Lombardia, con le ragazze mi sono subito trovata benissimo, abbiamo superato le selezioni e ci siamo qualificate per la rassegna continentale».

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