Beffa Rivergaro, ma che festa per Andrea Tramelli
Beffa sicuramente sì, ma per il Rivergaro la partita contro il Pittolo è stata comunque una festa. La formazione allenata da mister Borlenghi può sicuramente mordersi le mani per aver sciupato due match ball consecutivi, contro San Filippo Neri e...
Beffa sicuramente sì, ma per il Rivergaro la partita contro il Pittolo è stata comunque una festa. La formazione allenata da mister Borlenghi può sicuramente mordersi le mani per aver sciupato due match ball consecutivi, contro San Filippo Neri e Pittolo, che sarebbero valsi la promozione in Seconda Categoria: il calcio spesso è crudele. Parlavamo di festa, invece, perché la rinata società Rivergaro - sulle ceneri del vecchio River - proprio domenica ha colto loccasione per salutare il centrocampista Andrea Tramelli, 42 anni a luglio, che contro il Pittolo ha disputato la sua ultima partita nei campionati dilettantistici.
Che ha sprecato due belle occasioni per tornare in Seconda Categoria perdendo gli ultimi due scontri diretti e passando dalla prima posizione alla quarta nel giro di 90. «E un peccato ma in realtà cè da fare una premessa: dopo tre anni fatti per il semplice gusto di giocare, stare insieme e riavviare un settore giovanile, questa estate abbiamo deciso di alzare lasticella fissando il ritorno in Seconda Categoria nel giro di tre anni. Perciò abbiamo preso un allenatore esperto come Borlenghi (dalla San Corrado) e, un po per bravura nostra e un po per la tipologia di campionato, ci siamo ritrovati a due giornate dalla fine a giocarci subito la promozione. Peccato perché contro il Pittolo avremmo meritato almeno il pareggio, che ci avrebbe permesso di arrivare almeno secondi, ma pensiamo positivo e possiamo dire che abbiamo bruciato le tappe rispetto allidea che avevamo in testa»