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Piacenza, ultima occasione. Il Pro può chiudere i giochi

Difficilmente il derby del 9 febbraio tra Piacenza e Pro Piacenza risulterà noioso, spigoloso e poco spettacolare come quello di andata; almeno questo è l'auspicio di tutti gli appassionati che si presenteranno sulle tribune dello stadio Garilli...

Difficilmente il derby del 9 febbraio tra Piacenza e Pro Piacenza risulterà noioso, spigoloso e poco spettacolare come quello di andata; almeno questo è l'auspicio di tutti gli appassionati che si presenteranno sulle tribune dello stadio Garilli per assistere alla seconda edizione del "nuovo" derby piacentino. E sì perché i contenuti che animano questa lunga vigilia sono completamente diversi da quelli di fine settembre (clicca qui per votare il nostro sondaggio). Pochi mesi fa c'era più che altro curiosità per una partita a cui non si era abituati, si sapeva che sarebbe stata la prima sfida tra le due principali pretendenti alla promozione: il Pro per la qualità della rosa allestita, il Piacenza condannato dal suo stesso blasone. Ne uscì un confronto magari piacevole tatticamente, ma davvero pessimo sotto il profilo dello spettacolo perché essendo all'inizio della corsa i due tecnici, Franzini e Viali, avevano deciso di proteggersi dall'onta della sconfitta piuttosto che provare a giocare. Questa volta i contenuti sono cambiati, le squadre hanno mollato le briglie e si affronteranno due formazioni che, per motivi diversi, saranno costrette a giocare per i tre punti (leggi qui l'intervista al presidente del Piacenza, Marco Gatti).

Di acqua sotto i ponti ne è passata da quella sera di fine settembre, e il Piacenza col passare dei mesi ha perso terreno nei confronti del Pro che ora viaggia comodamente al comando della classifica con nove punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice, il Pontisola, mentre sul Piacenza vanta la bellezza di dieci lunghezze in più. Per questo motivo i biancorossi sono chiamati a vincere, è vero che i tifosi ci tengono particolarmente a battere i rossoneri (sono previsti oltre duemila spettatori), ma è innegabile come questo derby rappresenti, per la truppa di Viali, l'ultima vera opportunità di rientrare nella corsa al primo posto. Vincere significherebbe ridurre lo svantaggio a sette punti, ancora molti, ma il fuoco della rimonta sarebbe alimentato dal fatto che la squadra di Franzini la domenica successiva ha lo scontro diretto col Pontisola e poi deve affrontare trasferte delicatissime contro Pro Sesto, Seregno e Lecco. Viali lo sa perfettamente e sta preparando due tipologie di moduli differenti. In settimana ha lavorato sulla fase difensiva puntando forte sul 3-5-2 anomalo utilizzato a Legnago. Un modulo che nell'ultima uscita ha permesso di vedere finalmente una squadra compatta e aggressiva con Fumasoli in difesa al fianco di Tognassi e Rossi, un centrocampo dinamico con Sgariboldi e Benedetti sugli esterni, Tacchinardi a protezione del pacchetto arretrato e la coppia Pignat-Volpe e funzionare da guastatori tra le linee avversarie. In attacco forzata la coppia Marrazzo-Amodeo, visto che De Vecchis è stato fermato dal giudice sportivo. L'alternativa è il 4-3-3 con Fumasoli terzino destro, un centrocampo con Sgariboldi, Tacchinardi e Pignat, mentre in attacco Volpe e Marrazzo farebbero da elastico sulla boa centrale Amodeo.

Apparentemente più tranquilla la situazione in casa Pro Piacenza, che può disporre di due risultati su tre perché anche il pareggio lascerebbe la situazione quasi invariata, se non sul versante Pontisola, lo farebbe almeno sulla sponda Piacenza. Tuttavia questa è solo apparenza, anche il Pro Piacenza in realtà ha la sua bella dose di pressione da dover sopportare perché una sconfitta accorcerebbe la classifica, perché perdere un set point non fa mai bene al morale e infine perché sarà privo di Alessandro Cazzamalli. E' vero che la sosta ha permesso di ricaricare le pile dopo un gennaio intenso, con le impegnative sfide contro Inveruno e Olginatese, ma l'assenza del centrocampista si farà sentire nella zona nevralgica del campo. Le ultime indiscrezioni dicono che il giocatore è in ripresa dallo strappo subito venti giorni fa e tecnicamente potrebbe essere convocato, difficile però che Franzini scelga di utilizzarlo rischiando così di comprometterlo per le prossime partite. Va meglio negli altri settori, gli infortunati hanno quasi tutti recuperato, Matteassi, Marmiroli e Silva hanno lavorato a parte e saranno della partita, stesso discorso per Pasaro. Ci sono invece dei dubbi sul recupero di Cortesi, alle prese con un problema al tendine, mentre i lungodegenti Melegari e Dosi saranno pronti per fine mese. Da lunedì si entra nella settimana che porta al derby.

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