Incontro tra l'Us Fiorenzuola e gli alunni del Mattei
Motivazione e fiducia: sono state queste le parole chiave attorno alle quali è ruotato lincontro che è avvenuto nellaula magna dellIstituto dIstruzione Superiore Mattei (Fiorenzuola DArda), alla presenza di alcune classi prime dellIstituto...
Motivazione e fiducia: sono state queste le parole chiave attorno alle quali è ruotato lincontro che è avvenuto nellaula magna dellIstituto dIstruzione Superiore Mattei (Fiorenzuola DArda), alla presenza di alcune classi prime dellIstituto (200 studenti) e di alcuni giocatori e dirigenti dellU.S. Fiorenzuola, tra cui il vicepresidente e team manager Luca Baldrighi che ha rivolto un invito speciale a tutti gli studenti, invitandoli domenica allo Stadio Comunale ad assistere alla partita Fiorenzuola - Monza, utilizzando uno speciale sconto Mattei con i biglietti ad 1 euro.
Lincontro è stato coordinato dalla dott.ssa Elena Miboli e dalla dott.ssa Giorgia Concari, psicologhe presenti in modo stabile da anni allinterno dellIstituto e che da questanno collaborano anche col settore giovanile del Fiorenzuola. Dopo unintroduzione musicale, in cui unallieva ha interpretato la canzone di Marco Mengoni Esseri umani, a prendere la parola per primo è Luigi Galli, responsabile dellU.S. Fiorenzuola 1922 Academy: Nel nostro settore giovanile non pensiamo solo alla prestazione sportiva, ma ci focalizziamo anche sulla crescita personale dei nostri ragazzi. Il più bravo aiuta il meno bravo e questo comporta una crescita non solo per chi viene aiutato, ma anche per chi aiuta. Le sue parole hanno trovato conferma anche nellintervento dei giocatori della prima squadra lattaccante Matteo Girometta ed il centrocampista Andrea Petrelli. In particolare, il capitano, Dennis Piva, ha posto lattenzione sul fatto che, per poter lavorare bene in squadra, è fondamentale avere fiducia nei compagni: io devo sapere di poter contare su di loro e viceversa. Anche alcuni ragazzi presenti in aula, facenti parte delle squadre giovanili del Fiorenzuola, hanno riferito un forte spirito di squadra e di fratellanza presente tra tutti i membri della stessa annata. Successivamente è intervenuto lallenatore Alberto Mantelli, colui che si trova a motivare i ragazzi ogni giorno, ed è proprio su questo punto che si è più focalizzato il suo intervento. Luigi Galli e Luca Baldrighi hanno poi posto nuovamente lattenzione sul rapporto esistente tra i giocatori e lallenatore. Questi sono rapporti costruiti sul rispetto, afferma Galli. Inoltre, il rapporto tra allenatore e giocatore è molto simile a quello che si instaura a scuola tra professori e allievi.
La seconda parte dellintervento ha invece visto protagoniste le psicologhe dellAssociazione di Promozione Sociale Psiky, che si sono concentrate sul rapporto esistente tra sport e disabilità. Allintervento della dott.ssa Silvia Carini, che ha illustrato ai ragazzi le varie definizioni di disabilità oggi riconosciute dallOrganizzazione Mondiale della Sanità, è seguita la presentazione di un video tratto dal programma televisivo Le Iene. La storia di Massimiliano ha profondamente toccato tutti i presenti: è attraverso la sua esperienza che è risultato ancora più chiaro il concetto di diversamente abile. Il termine diversamente abile pone lattenzione su quello che la persona sa fare, nonostante le difficoltà. Al contrario il termine disabile ci ricorda ogni giorno ciò che quella persona non riesce a fare, afferma la dott.ssa Carini. È stato a questo punto che le psicologhe Miboli e Concari insieme alle loro collaboratrici - Silvia Carini e Marica Corvetti hanno reso i ragazzi i veri protagonisti: insieme ai giocatori dellUS Fiorenzuola e ad alcuni professori sono stati coinvolti in giochi formativi che mettono in luce limportanza della fiducia nellaltro. Tra le attività, una in particolare consisteva nella simulazione di una disabilità, dal momento che i ragazzi venivano bendati e guidati nellambiente circostante da un loro compagno. Le impressioni finali dei partecipanti sono state varie: E stato molto difficile affidarmi completamente a qualcunaltro, E stato strano non poter vedere e lasciarmi guidare completamente dallaltro. I ragazzi hanno poi salutato tutti i partecipanti sulle note di Song for someone degli U2.
Lincontro è stato coordinato dalla dott.ssa Elena Miboli e dalla dott.ssa Giorgia Concari, psicologhe presenti in modo stabile da anni allinterno dellIstituto e che da questanno collaborano anche col settore giovanile del Fiorenzuola. Dopo unintroduzione musicale, in cui unallieva ha interpretato la canzone di Marco Mengoni Esseri umani, a prendere la parola per primo è Luigi Galli, responsabile dellU.S. Fiorenzuola 1922 Academy: Nel nostro settore giovanile non pensiamo solo alla prestazione sportiva, ma ci focalizziamo anche sulla crescita personale dei nostri ragazzi. Il più bravo aiuta il meno bravo e questo comporta una crescita non solo per chi viene aiutato, ma anche per chi aiuta. Le sue parole hanno trovato conferma anche nellintervento dei giocatori della prima squadra lattaccante Matteo Girometta ed il centrocampista Andrea Petrelli. In particolare, il capitano, Dennis Piva, ha posto lattenzione sul fatto che, per poter lavorare bene in squadra, è fondamentale avere fiducia nei compagni: io devo sapere di poter contare su di loro e viceversa. Anche alcuni ragazzi presenti in aula, facenti parte delle squadre giovanili del Fiorenzuola, hanno riferito un forte spirito di squadra e di fratellanza presente tra tutti i membri della stessa annata. Successivamente è intervenuto lallenatore Alberto Mantelli, colui che si trova a motivare i ragazzi ogni giorno, ed è proprio su questo punto che si è più focalizzato il suo intervento. Luigi Galli e Luca Baldrighi hanno poi posto nuovamente lattenzione sul rapporto esistente tra i giocatori e lallenatore. Questi sono rapporti costruiti sul rispetto, afferma Galli. Inoltre, il rapporto tra allenatore e giocatore è molto simile a quello che si instaura a scuola tra professori e allievi.
La seconda parte dellintervento ha invece visto protagoniste le psicologhe dellAssociazione di Promozione Sociale Psiky, che si sono concentrate sul rapporto esistente tra sport e disabilità. Allintervento della dott.ssa Silvia Carini, che ha illustrato ai ragazzi le varie definizioni di disabilità oggi riconosciute dallOrganizzazione Mondiale della Sanità, è seguita la presentazione di un video tratto dal programma televisivo Le Iene. La storia di Massimiliano ha profondamente toccato tutti i presenti: è attraverso la sua esperienza che è risultato ancora più chiaro il concetto di diversamente abile. Il termine diversamente abile pone lattenzione su quello che la persona sa fare, nonostante le difficoltà. Al contrario il termine disabile ci ricorda ogni giorno ciò che quella persona non riesce a fare, afferma la dott.ssa Carini. È stato a questo punto che le psicologhe Miboli e Concari insieme alle loro collaboratrici - Silvia Carini e Marica Corvetti hanno reso i ragazzi i veri protagonisti: insieme ai giocatori dellUS Fiorenzuola e ad alcuni professori sono stati coinvolti in giochi formativi che mettono in luce limportanza della fiducia nellaltro. Tra le attività, una in particolare consisteva nella simulazione di una disabilità, dal momento che i ragazzi venivano bendati e guidati nellambiente circostante da un loro compagno. Le impressioni finali dei partecipanti sono state varie: E stato molto difficile affidarmi completamente a qualcunaltro, E stato strano non poter vedere e lasciarmi guidare completamente dallaltro. I ragazzi hanno poi salutato tutti i partecipanti sulle note di Song for someone degli U2.