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Serie C - Crisi aperta a Vicenza, ma ora a tremare è anche l'Arezzo

I veneti ritirano lo sciopero per la trasferta di Gubbio e anche i toscani giocheranno sabato, la possibilità di non scendere in campo per entrambe le squadre è stata spostata al turno del 30 dicembre. L'Arezzo rischia di arrivare a una penalizzazione totale di 10 punti

La situazione dell’Arezzo, che sembrava comunque parzialmente sotto controllo fino a mercoledì pomeriggio, è letteralmente degenerata nella serata di ieri. La nuova proprietà aveva annunciato il pagamento degli stipendi ma con il “giallo” del possibile ritardo: ieri sera è arrivata prima la risposta dei calciatori che, attraverso un comunicato stampa congiunto con il sindacato di categoria (AIC), hanno reso noto lo stato di agitazione. “I calciatori non hanno ricevuto ancora gli stipendi relativi a settembre ed ottobre e saranno costretti a subire penalizzazioni sportive a causa dei ritardi e delle carenze societarie. Non vi è stata alcuna comunicazione formale della nuova proprietà in ordine alle tempistiche previste per i pagamenti.
Nonostante questo i calciatori, con grande senso di responsabilità, e disciplina si sono resi disponibili per la prossima trasferta in Sardegna.
Per tali motivi l’A.I.C. annuncia lo stato di agitazione dei calciatori professionisti tesserati con l’US Arezzo s.r.l. e indice sin d’ora lo sciopero dei predetti calciatori per sabato 30 dicembre 2017 auspicando che il club, posto quanto sopra, adempia al pagamento delle somme contrattualmente dovute, quantomeno per le mensilità di settembre ed ottobre 2017, e a tutte le obbligazioni contrattuali nel termine di mercoledi 27 dicembre, in modo da evitare l’esercizio del diritto di sciopero”.

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