Pighi e la mossa per convincere Gatti a rimanere: «Nel Piacenza il "noi" è sempre davanti agli aspetti personali»

Poi il vicepresidente fa un passo indietro e torna al momento della sua nomina “virtuale” a numero uno biancorosso. «Quando Gatti mi ha esternato la situazione di disagio complessivo, che comprendeva aspetti emotivi e professionali, sono stato onorato dalla richiesta che mi ha fatto di sostituirlo al vertice della società, perché è testimonianza di una grande fiducia nei miei confronti che è totalmente ricambiata. D’altronde non mi sono mai sentito un “numero due”, ho gestito direttamente rapporti delicati sia a livello diplomatico sia con alcuni giocatori ottenendo sempre ottimi risultati. Poi da lunedì ho vissuto insieme a Marco le enormi manifestazioni di vicinanza che ha ricevuto da tifosi, imprenditori, istituzioni e amici e questo mi ha fatto molto riflettere».

Pighi spiega che non c’è mai stata una richiesta diretta da parte del presidente di ritirare le dimissioni. «Ma ho capito che sarebbe stata la scelta giusta guardandolo negli occhi: lasciare il suo ruolo non era quello che voleva. E infatti quando tutto si è risolto mi ha ringraziato perché avevo intuito questa sua volontà di rimanere». Adesso il vicepresidente si dichiara «contentissimo per Gatti e per tutta la società. Per me non cambia niente, continuiamo a lavorare insieme con stima e fiducia reciproca come è sempre stato in questo anno e mezzo. Ora dobbiamo concentrarci sulla stagione, consolidando ulteriormente il nostro assetto che vedrà a breve l’ingresso di un nuovo socio e recuperando i rapporti con la tifoseria che rappresenta uno degli attori fondamentali del Piacenza calcio».