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Serie C

Pro Piacenza senza fideiussione e la proprietà non dà alcuna spiegazione. Ora si rischia il -8

La proprietà e i dirigenti del club non hanno ancora fornito una spiegazione sul motivo per cui non hanno presentato la nuova fideiussione chiesta dalla Figc per sostituire la Finworld.

Dopodiché si arriva al 20 luglio, quando Banca d’Italia toglie dall’albo la Finworld invalidando di fatto 10 fideiussioni di Serie C, tra cui quella del Pro. La necessità di sostituire la garanzia era nota, lo stesso ex dg Morrone prima di essere sollevato a sorpresa dall’incarico a metà agosto, disse: «Se sarà da cambiare lo faremo». La Figc ha poi notificato questa necessità il 30 agosto tramite comunicato stampa ufficiale, in cui si specificavano le sanzioni: 350mila euro di multa (l’importo della fideiussione) e il -8 in classifica.
Da qui la corsa contro il tempo di tutti i club fino venerdì notte quando, a dir la verità, solamente la Reggina ha preannunciato reclamo al Tribunale Federale Nazionale. Facile immaginare che anche le altre si accoderanno, tra cui il Pro, tuttavia al momento non ci sono note ufficiali della società di via De Longe.
Il reclamo consisterà nell’impugnare il fatto che, in prima istanza, la Covisoc e la Lega Pro avevano accettata questa fideiussione e solo in un secondo momento, quando la Banca d’Italia tolse la Finworld dall’albo, questa diventò da sostituire. Se questi club vinceranno il ricorso e si proseguirà come se nulla fosse accaduto, se invece il ricorso sarà rigettato allora le società coinvolte chiederanno un’ulteriore proroga per fornire una nuova garanzia.
Chiaramente con questa ultima opzione si andrebbe a penalizzare chi ha fatto lo sforzo di cambiarla in questo mese senza ovviamente contare le altre società (50) che sono in piena regola fin dal 30 giugno scorso.

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