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Serie C

Pro Piacenza - I giocatori presentano l'istanza di fallimento. Udienza fissata l'11 marzo

I calciatori difesi dell'avvocato Francesco Macrì chiedono il fallimento. Il debito nei loro confronti è di circa 500mila euro ma il conto è destinato a salire

Nei corridoi dei bene informati si dice che il provvedimento di radiazione del Pro Piacenza dal Girone A di Serie C, sventolato dalla Figc dopo il Consiglio Federale del 30 gennaio - e atteso tra mercoledì e giovedì anche se di fatto non è stato pubblicato - sia in realtà in standby perché, da un punto di vista normativo, è impossibile estromettere una società da un campionato solo perché non paga gli stipendi o non si è messa in regola con la fideiussione. E allora?
La risposta, probabilmente, sta nel fatto che la stessa Figc è in attesa dell’intervento del tribunale fallimentare di Piacenza. Alcuni giorni fa, infatti, è stata depositata l’istanza di fallimento da parte dell’avvocato Francesco Macrì che difende oltre quindici di giocatori del Pro Piacenza, oggi svincolati, che non hanno ancora percepito gli stipendi di settembre, ottobre, novembre, dicembre e gennaio più relativi contributi. L’udienza è fissata l’11 marzo. Il debito nei confronti di questi giocatori, tra stipendi e contributi, si aggira attorno ai 500mila euro a cui si dovrebbero poi aggiungere quelli dei giocatori che non si sono uniti all'istanza di fallimento e ovviamente i dipendenti e dirigenti.

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