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Battaiola e le 100 partite con il Fiorenzuola: «Il primo giorno pensavo che Guglieri fosse il magazziniere. Il sogno? La Serie B»

Il portiere ha festeggiato un importante traguardo in rossonero. «Non mi aspettavo il primato, ma la crescita della società assolutamente sì. Qui ci sono programmazione e un progetto serio»

Cento volte Fiorenzuola: quattro stagioni per vivere da protagonista la crescita di una società che non finisce mai di stupire. Nicholas Battaiola domenica ha festeggiato una ricorrenza importante in casacca rossonera: per lui la targa e l’applauso di tifosi, compagni e società, ma questo è solo uno dei traguardi che il portiere vuole raggiungere in Valdarda.

Ricordi il tuo primo giorno al Pavesi?

«Come no. Ho visto Guglieri e pensavo fosse il magazziniere. Qualche tempo dopo glielo ho detto e da allora quando lo rammentiamo ci facciamo sempre delle grandi risate. E’ stato davvero uno dei punti di riferimento all’interno dello spogliatoio in questi anni. Ma prima ho dovuto capire che era un mio compagno».

Ti aspettavi questa crescita così repentina della società e della squadra?

«Sono sincero, il primato in classifica proprio no, ma la crescita assolutamente sì. Ogni anno i dirigenti alzano l’asticella e investono in modo molto oculato. La prima stagione ci conoscevamo poco, nella seconda ci siamo uniti ancora di più ottenendo la promozione, lo scorso anno bisognava scoprire la Serie C ma ci siamo adattati rapidamente. Adesso abbiamo alle spalle un anno importante che ci servirà parecchio».

Qual è la ricetta che fa di questo Fiorenzuola una delle portate più succulente di tutta la categoria?

«Una società che non ha mai fatto spese folli ma ha sempre investito bene. E poi c’è un progetto in piedi da anni, una continuità che parte dal direttore sportivo e dal mister; i giocatori qui vengono e poi rimangono volentieri. Io finché ci saranno Tabbiani e il preparatore dei portieri Emilio Tonoli non me ne vado perché non ne varrebbe la pena. Si lavora bene e ci si migliora ogni anno, sento la fiducia di tutti e so che avendo continuità nello staff ci si può concentrare con maggiore attenzione sui dettagli».

Quando si tagliano traguardi importanti come le 100 partite è inevitabile guardarsi alle spalle e chiedere quale sia stata la più bella.

«A livello personale la gara dello scorso anno in casa della Pro Patria, con la nostra vittoria 1-0 a tempo scaduto. La più emozionante invece è stato il 3-2 con il Rimini».

Tenendo sempre conto della categoria qual è stato il Fiorenzuola più forte delle quattro formazioni cui hai giocato?

«Penso sia quello di quest’anno. La prima stagione in Serie D forse eravamo un po’ corti, la seconda eravamo un’ottima squadra, ma adesso ci sono due giocatori per ogni ruolo potenzialmente tutti titolari».

Paradossalmente potrebbe essere un problema avere tanti protagonisti in grado di scendere in campo? C’è il rischio che si crei un po’ di malumore?

«Con Tabbiani sono pronto a scommettere che non succederà. E’ un tecnico che effettua molte rotazioni, a fine campionato quasi tutti avranno almeno 15 partite nelle gambe».

Chiudiamo con il sogno di Battaiola.

«Giocare in Serie B. E se ci arrivassi con il Fiorenzuola guadagnandomela sul campo sarebbe ancora davvero il massimo».

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