Domenica è stato decisivo nel pareggio del Fiorenzuola contro il Siena, ma in generale Ferdinando Mastroianni è uno dei punti fermi di una squadra che ha tanti elementi importanti ma nessuno fondamentale. Tabbiani si affida spesso a questo trentenne che ha girato mezza Italia e in Valdarda sta recitando un ruolo di primo piano in un campionato che al giro di boa vede i rossoneri ben oltre le aspettative.

Domenica sei stato un cecchino: hai avuto un’occasione e l’hai trasformata in gol. E’ la caratteristica dei grandi attaccanti.

«E’ andata bene; Sartore ha messo in mezzo un assist splendido - racconta Mastroianni - ed è stato abbastanza semplice fare gol anche se è ovvio che bisogna trovarsi al posto giusto. Ma ringrazio Francesco per la palla che ha messo, anche se poi mi è dispiaciuto uscire perché potevo ancora dare tanto, ma una forte contrattura mi ha costretto ad alzare bandiera bianca. In generale siamo contenti della nostra buona prestazione al termine di una settimana caratterizzata da tanti acciacchi. Ci teniamo stretto il punto e la prestazione».

Iniziate anche a ragionare da grande squadra: quando non riuscite a vincere vi tenete stretto anche un pareggio, lottate per un punto comunque positivo.

«Noi scendiamo in campo per cercare di fare nostra qualsiasi gara, anche se ogni partita ha una storia a sé. La mentalità è creare gioco e mettere la nostra identità per ottenere i tre punti indipendentemente dall’avversario, cercando di dominare l’incontro».

Tu conosci bene la categoria, che Serie C ti sembra quest’anno?

«All’inizio si parlava tanto dei gironi, sostenendo che il B fosse più semplice dell’A. Invece alla fine come abbiamo visto ci sono squadre attrezzate e molto forti in ogni raggruppamento. Il livello è sempre molto alto. Io ho avuto anche l’opportunità di giocare in Serie C2, ma da quando c’è la C unica è un campionato sempre più duro».

A proposito di qualità: sabato affrontate il San Donato Tavarnelle ultimo in classifica. Guardando la graduatoria sembrerebbe un appuntamento semplice, in realtà questa squadra ha lottato e dato filo da torcere a tutti gli avversari.

«La difficoltà principale della Serie C è che tutte le squadre sono complicate da affrontare, chi per il modo di giocare, chi per la grinta; ogni domenica ci sono partite toste. Noi dunque ci prepariamo come fatto con Reggiana, Cesena e Entella, dove siamo scesi in campo sempre per proporre il nostro gioco. Lo faremo anche sabato, è una nostra caratteristica, quella che ci trasmette il nostro allenatore».