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Serie C

Covisoc: tra Serie B e Serie C le situazioni più critiche sono di Cesena, Bari, Andria, Lucchese e Reggiana

In B bocciato anche l'Avellino ma manca solo la fideiussione. In C il Mestre dice addio e con la fusione Bassano-Vicenza si scende già a 58 squadre. Altre bocciature sempre in Serie C ma molte sono per problemi risolvibili. Entro il 19 i ricorsi, il 20 luglio la Figc decide

Non sorride nemmeno la Serie C. Il format è a 60 squadre (20 per tre gironi) ma già si partiva da 59 perché il Bassano fondendosi con il Vicenza ha liberato il posto. Dà l’addio tramite una nota ufficiale il Mestre e così nel pomeriggio di giovedì si era già scesi a 58. La Covisoc rischia di fare il resto: speranze praticamente ridotte quasi allo zero per la Fidelis Andria (situazione debitoria difficile), trema forte la Lucchese (i 456 mila euro di vecchi stipendi non sono stati ancora versati e sono un step imprescindibile per iniziare la stagione). Spiraglio di luce per la Reggiana, la proprietà sembra ora intenzionata a ripianare i debiti, presentare la fideiussione e sistemare la questione stadio con il Sassuolo. Il tempo è ridotto, bisogna fare tutto entro lunedì e in ogni caso si partirà con una pesantissima penalizzazione. Salve in extremis Rieti e Juve Stabia.
Ci sono poi altre società - secondo la Gazzetta dello Sport - che hanno avuto una prima bocciatura da parte della Covisoc ma per problemi marginali e risolvibili: ad esempio Monza e Pistoiese per alcune lacune strutturali dello stadio che in realtà sono già state risolte, oppure la Triestina ma anche qui non dovrebbero esserci problemi nel regolarizzare la propria posizione come per Trapani, Siracusa, Cuneo e Matera.

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